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  • Medaglia “Hans Böckler” conferita a Giovanni Pollice dal Deutscher Gewerkschaftsbund

    Un capracottese conquista la prestigiosa medaglia Hans Böckler, la più alta onorificenza conferita dai sindacati in Germania. A darne notizia è il sindaco Candido Paglione: «A nome dell’intera comunità di Capracotta, desidero esprimere il più sentito compiacimento per il prestigioso riconoscimento conferito al nostro caro concittadino Giovanni Pollice, emigrato in Germania oltre sessant’anni fa e da sempre legato con affetto e orgoglio al suo paese natale».

    Giovanni ha dedicato la sua vita all’impegno sindacale all’interno del DGB (Deutscher Gewerkschaftsbund), il maggiore sindacato tedesco, arrivando a ricoprire incarichi di altissimo livello nella segreteria. In questi giorni, in occasione del settantesimo anniversario dell’accordo di reclutamento della manodopera tra Italia e Germania, firmato nel 1955, il sindacalista capracottese è stato invitato a Berlino per ricevere la prestigiosa Medaglia Hans Böckler. «Questo riconoscimento premia non solo la sua lunga attività sindacale, ma anche il suo instancabile impegno nel volontariato, sempre al servizio dei diritti dei lavoratori e dell’integrazione. – aggiunge il sindaco di Capracotta, Candido Paglione – Per me, che ho l’onore di averlo come amico, è una grande emozione vedere il nome di Giovanni legato a un così importante tributo. Ma è soprattutto un motivo di profondo orgoglio per tutta Capracotta, che Giovanni non ha mai dimenticato e alla quale è rimasto sempre profondamente legato. A lui vanno le nostre più sincere congratulazioni e un abbraccio ideale da tutta la nostra comunità».

    «Giovanni  Pollice è partito per raggiungere il padre in  Germania ad undici anni nel 1966 insieme alla mamma e alla sorella. – aggiunge l’ex assessore regionale Michele Petraroia –  Appena arrivato in Germania tentò più volte di allontanarsene perché non comprendeva la lingua e si sentiva un estraneo. Si è battuto per l’integrazione sociale, la dignità umana e l’inclusione lavorativa e culturale di milioni di immigrati arrivati in Germania da Italia, Turchia, Siria, Spagna e altri Paesi europei o di Asia, Africa o Sudamerica. La sua esperienza esemplare può aiutarci a trasmettere a tutti, in particolare ai nostri ragazzi, un messaggio di positività e di affermazione ottenuta con lo studio, la socialità, la dedizione, la competenza ed il  lavoro appassionato».

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