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  • Il Movimento Animalista diventa un partito: obiettivo finale abolire la caccia

    CHIETI – Il Movimento Animalista diventa un partito: obiettivo finale abolire la caccia.

    Sabato 11 novembre 2017, il responsabile della provincia di Chieti del Movimento Animalista, Paola Stollavagli, presenterà alla stampa le linee programmatiche della nuova formazione politica in vista delle elezioni nazionali. L’appuntamento a Chieti presso la libreria De Luca in via  C. De Lollis 12, alle ore 11.

    «Il Movimento animalista è un partito di ispirazione liberale e riformista attento alle istanze di tutti i gruppi sociali, che per la prima volta, nell’agenda di governo, dà priorità alla tutela degli animali e dell’ambiente», si legge nelle linee programmatiche del movimento, ma ovviamente il tratto caratterisco è una forte avversione alla caccia. «Il 68,5 per cento degli italiani è contrario alla caccia» spiegano infatti gli esponenti del movimento, citando come fonte Eurispes 2016.

    «L’obiettivo finale è l’abolizione della caccia, direttamente con norma specifica o attraverso la modifica dell’art. 842 del Codice civile per vietare l’ingresso dei cacciatori nei fondi altrui. – viene spiegato infatti nel documento girato alla stampa – A livello regionale, in attesa della riforma nazionale: sospensione obbligatoria della caccia per almeno due anni in caso di calamità naturali (come siccità o incendi) per consentire la ripresa numerica delle popolazioni di animali selvatici; divieto di caccia con uso di richiami vivi; riduzione delle giornate di caccia a 2 (con esclusione del sabato e della domenica) per consentire alla maggioranza dei cittadini di godere della natura senza rischi; rinnovo annuale del certificato medico di idoneità alla caccia per gli over 60; incremento della tassazione regionale per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio; divieto di immissione di cinghiali sul territorio. Quale estremo rimedio per mantenere l’equilibrio della fauna, la caccia è affidata esclusivamente alle guardie venatorie o ai forestali».

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