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  • Nidi di processionaria al cimitero di Agnone, bonifica dei Vigili del fuoco

    A seguito delle segnalazioni relative alla presenza di nidi di processionaria tra gli alberi del cimitero comunale di Agnone, l’ufficio di Protezione Civile del Municipio, coordinato dal consigliere delegato Mario Petrecca, si è immediatamente attivato per procedere alla rimozione dei pericolosi lepidotteri. Gli esemplari giovani di processionaria del pino si presentano come larve di lunghezza compresa fra i tre e i quattro centimetri. Queste larve sono ricoperte da una serie di peli urticanti che si possono staccare facilmente in seguito al contatto con animali, persone o addirittura per l’azione del vento. I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva e si attaccano altrettanto facilmente ai tessuti, pelle e mucose, provocando una reazione urticante che può sfociare in uno shock anafilattico. La bonifica del cimitero ha visto impegnata una squadra di Vigili del fuoco del locale distaccamento.

    «Un sentito ringraziamento va ai Vigili del fuoco, sempre pronti ad intervenire per salvaguardare il nostro territorio» ha commentato Mario Petrecca, consigliere con delega alla Protezione civile. E mentre si prende atto della soluzione del problema processionaria all’interno del cimitero comunale, altre segnalazioni arrivano da altri punti della città: davanti all’ospedale “San Francesco Caracciolo“, ad esempio, ma anche in contrada Castelnuovo e vicino alla comunità alloggio in località Montagna. Più che interventi in emergenza, dunque, servirebbe un vero e proprio piano di bonifica esteso a tutto il territorio comunale o comunque dove sono presenti i pini che ospitano i pericolosi nidi di processionaria. Nei terreni dove siano presenti pini o cedri è fatto obbligo, per legge, effettuare annualmente, nel periodo invernale, le verifiche opportune e le ispezioni sugli alberi al fine di accertare la presenza di nidi di processionaria. E’ precisamente l’articolo uno del D.M. 30 ottobre 2007, che istituisce la lotta obbligatoria su tutto il territorio nazionale contro il lepidottero processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa), poiché lo stesso «costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali».

    Di fatto nessun Comune provvede alla lotta alla processionaria, salvo intervenire nei casi più eclatanti e dopo segnalazioni. L’obbligo di legge, ovviamente, riguarda anche i privati che abbiano dei pini infestati sui propri terreni di proprietà. Le normative vigenti prevedono che «i nidi devono essere asportati unitamente al pezzo di ramo interessato e devono essere chiusi accuratamente in appositi sacchi in materiale plastico al fine di evitare la dispersione in aria di parti pericolose per la salute umana. Tali sacchetti, sempre ben chiusi, dovranno successivamente essere conferiti a ditte specializzate e autorizzate allo smaltimento».

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