AGNONE – “Il cimitero non può divenire luogo di profitto più che di culto e determinati servizi di base, come quello cimiteriale, debbono restare gestiti dal pubblico e non possono costituire un sistema per fare impresa da parte di privati”. Lo diceva l’attuale sindaco Michele Carosella durante il consiglio comunale del 28 settembre del 2009. In quella assise ci fu l’approvazione del progetto preliminare del nuovo cimitero da parte della maggioranza De Vita. Carosella, che sedeva sui banchi di opposizione insieme a Maurizio Cacciavillani e Daniele Saia, oggi tutti nell’esecutivo di centrosinistra, criticò aspramente quella decisione. Non da meno furono le dichiarazioni di Cacciavillani: “Con l’attuazione del federalismo il Comune, affidando a privati i servizi attivi e mantenendo per sé quelli passivi, rischia di non poter sopravvivere”. All’epoca dei fatti i tre votarono compatti contro insieme a Lorenzo Marcovecchio. A distanza di sei anni il cambio di idea fino all’approvazione del progetto definito che sarà realizzato dalla Sammartino Costruzioni Srl. (nella foto Cacciavillani-Carosella e Saia)
Nuovo cimitero di Agnone, quando il sindaco Carosella ripudiò l’appalto ai privati
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