La Polizia di Stato ha denunciato dodici persone per reati vari commessi sul web.
Questo il bilancio delle attività svolte negli ultimi giorni dagli agenti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise.
Cinque persone, residenti in varie regioni d’Italia, ma anche in Molise, alcune in concorso tra loro, sono state denunciate a piede libero poiché resesi responsabili dei reati di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e frode informatica. Le indagini sono state avviate a seguito di denunce da parte di alcuni cittadini che avevano rappresentato operazioni di addebito non riconosciute sulle proprie carte di credito o conti correnti bancari. Gli indagati, dopo essersi procurati i codici d’accesso delle carte intestate alle vittime, carpiti in modo fraudolento, li avevano illecitamente utilizzati per effettuare bonifici o scommesse online su conti gioco intestati a loro o a prestanome, beneficiando dei relativi proventi, ottenuti anche a seguito di vincite, riversandoli su ulteriori carte di credito allo scopo di renderne difficile l’individuazione. In un caso i proventi vinti da alcune scommesse on line, sono stati deviati dal conto del reale vincitore ai conti degli indagati.
Altre sei persone residenti sia nella provincia di Campobasso che in varie regioni italiane, alcune in concorso tra loro, sono state individuate quali responsabili del reato di truffa poiché attraverso l’utilizzo di alcuni noti siti internet di e-commerce, avevano postato delle inserzioni attraverso cui proponevano la vendita fittizia di merce di vario genere. I beni più gettonati erano quelli riguardanti l’elettronica di ultima generazione come smartphone e tablet, ma anche affitti di appartamenti in località turistiche nel periodo estivo e cerchioni di automobili. Le vittime, dopo i preliminari contatti, avevano effettuato i relativi versamenti mediante ricariche su carte prepagate senza ricevere quanto pattuito. In un caso vi è stata una vera e propria “triangolazione” dei pagamenti dove la vittima ha pagato una somma per l’acquisto di un bene, mai ricevuto, ad una terza persona, ignara, che pensava a sua volta di aver ricevuto il denaro dall’acquirente al quale materialmente ha consegnato il bene, che quindi lo ha “acquistato” facendolo pagare alla prima.
Infine due donne sono state denunciate per reati commessi per mezzo del noto social network Facebook. In un caso una ragazza aveva inviato un messaggio ingiurioso tramite chat e pertanto è stata denunciata per ingiurie. Nel secondo caso una donna accedeva al profilo Facebook dell’ex fidanzato per controllarne i contatti. La stessa utilizzava la password originale dell’uomo, di cui era a conoscenza, e che lo stesso non aveva mai provveduto a cambiare, successivamente sostituendola con altra: è stata denunciata per accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.
La Polizia di Stato ricorda agli utenti di prestare molta attenzione nella navigazione sulla rete, al pari dell’attenzione che si presta nella vita reale, in quanto le insidie, così come possono trovarsi per strada, si trovano anche, e soprattutto, su internet.
Offese su Facebook, denunciata una molisana
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