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  • Paglione: «Finta attenzione per le aree interne, non serve resistere, bisogna reagire»

    «Il lavoro che manca è la maggiore difficoltà che ha questo nostro territorio dell’Alto Molise, ma non basta resistere, bisogna reagire, anche con azioni eclatanti». Così il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, intervenuto nel corso della celebrazione della festa dei lavoratori ad Agnone.

    L’amministratore locale ha indicato in Agnone il luogo simbolo delle difficoltà oggettive dell’Alto Molise, ma anche il «luogo simbolo della capacità di resistere». «A me non piace usare il termine resilienza, – ha spiegato Candido Paglione – io uso sempre il termine resistenza, perché la resilienza, termine oggi abusato, appartiene alle piante, al mondo vegetale; noi siamo animali, esseri umani e persone che resistono in questo territorio. E’ inutile girarci intorno, qui abbiamo problemi seri perché non abbiamo strumenti a disposizione, ci illudiamo di averne, ma non li abbiamo. Sento continuamente parlare del Pnrr, ebbene, sono stanco di essere preso in giro, perché sono bandi ai quali partecipiamo quotidianamente, per poi non prendere nulla. – ha denunciato il sindaco del Comune più in quota dell’Alto Molise – Ci sono dei meccanismi che non sono solo burocratici, sono assurdi. C’è un modo di partecipare a questi bandi che non appartiene alla logica né alla razionalità. – ha continuato Paglione – C’è una finta attenzione per le aree interne e per i piccoli Comuni, per le zone disagiate, perché nei fatti non è così. E c’è il rischio reale di innescare le cosiddette guerre tra poveri, ci mettiamo l’uno contro l’altro quando invece dovremmo essere uniti».

    Costruire una rete di convenienze, così l’ha definita Paglione, per invertire lo spopolamento e far tornare le persone in Alto Molise. «Se non mettiamo in campo un meccanismo di vera convenienza, non riusciremo a contrastare la “guerra” che stiamo combattendo contro lo spopolamento. – ha spiegato nel dettaglio – Per combattere concretamente lo spopolamento occorre ricostruire un sistema di convenienze. Perché un lavoratore dovrebbe scegliere uno dei centri dell’Alto Molise per lavorare in modalità smart ad esempio? Perché abbiamo l’aria e il cibo buoni? Non basta. La politica deve creare le condizioni per attrarre i cosiddetti “nomadi digitali“. Una delle convenienze è il tema dei costi energetici. Riusciamo a creare delle comunità energetiche e un sistema in base al quale siamo in grado di abbassare o azzerare le spese di riscaldamento per le nostre famiglie dell’Alto Molise? Sono stato primo firmatario della legge regionale sulla montagna, che prevedeva l’esonero delle accise e delle tasse regionali sulla bolletta per il riscaldamento per chi vive in Alto Molise. Se non partiamo da questo presupposto, non riusciremo a invertire lo spopolamento. Le altre convenienze sono, ad esempio, migliorare l’accessibilità dei nostri paesi, che invece oggi hanno ancora strade da terzo mondo. Dobbiamo lasciarsi – ha chiuso Paglione – con l’impegno di essere determinati a mettere in campo anche iniziative clamorose, perché ho la sensazione di stare a parlare a dei sordi. Serve uno scatto di orgoglio, dobbiamo non soltanto resistere, ma reagire».

    Francesco Bottone

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