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  • Paglione sfiora l’elezione: «Scelte miopi del Pd penalizzano la montagna che resta non rappresentata in Regione»

    «A elezioni finite, a risultati acquisiti, vorrei dire la mia su questa esperienza che mi ha visto in corsa per un posto al consiglio regionale, nelle liste del PD. Sono molto soddisfatto del risultato personale e per questo ringrazio tutti quanti hanno voluto darmi il loro sostegno. Le campagne elettorali stancano, ma sono un’occasione unica per parlare di politica e progetti, incontrare persone, dialogare. Ma le note liete finiscono qui».

    Inizia così la riflessione a “bocce ferme” del sindaco di Capracotta, candidato del Pd che ha sfiorato l’elezione, Candido Paglione. Fino all’una di notte circa era dentro, poi il sorpasso di un’altra candidata campobassana lo ha lasciato fuori dal Consiglio regionale. Un’occasione sprecata per l’Alto Molise.

    «Il risultato complessivo è deludente, – riprende Paglione – non ce lo possiamo nascondere. Il centro destra si conferma praticamente in blocco, ma nel nostro schieramento la situazione non è migliore: la provincia di Isernia ne esce fortemente penalizzata, per colpa di una legge elettorale scellerata, incentrata sull’insensato collegio unico, e in virtù di alcune scelte strategiche, ma miopi, che certe dinamiche interne al mio partito, il PD, hanno suggerito. Sono preoccupato perché, di fatto, non c’è una voce che possa portare in Consiglio le istanze della montagna e delle aree interne del Molise, che era il vero e unico motivo della mia candidatura. Io, ovviamente, continuerò a lavorare, da sindaco, per la mia comunità, portando avanti le battaglie di sempre e cercando di essere un amministratore migliore, al loro servizio. A tutti gli eletti i miei auguri di buon lavoro».

    Francesco Bottone

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