(ANSA) – ISERNIA – “Due dati positivi ci consentono di avanzare al Ministero della Salute la richiesta di deroga alla soppressione del punto nascite dell’ospedale di Isernia prevista dal Pos al 31 dicembre. I dati sono: l’aumento del numero di parti, 488 nel 2017, e la diminuzione della percentuale dei cesarei che si attestano al 35% sul totale delle nascite”. Così il governatore del Molise, Paolo Frattura (Pd), ha aperto l’annunciata conferenza stampa all’Ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Il Punto Nascite rischia la chiusura in quanto non raggiunge i 500 parti all’anno fissati dal Protocollo del 2010 confermato nel 2015. Ma Frattura è convinto dell’accoglimento della richiesta deroga “poiché – ha detto a margine della conferenza – già si è espresso, positivamente, il Comitato percorso nascite del Molise”. Poi è entrato nel merito facendo un raffronto con i dati dell’anno scorso. “Nel 2016 i parti sono stati 425, nel 2017 ne abbiamo avuti 461, con 27 presi in carico per un totale di 488, e da evidenziare che 65 partorienti sono arrivate da fuori regione”.
“Un risultato brillante – ha aggiunto – che dimostra la qualità dell’assistenza e la professionalità del personale che lavora nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia”. (ANSA).
Parti in aumento, Frattura chiede al Ministero di salvare il punto nascita del “Veneziale”
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