«Mancano pochi giorni alla scadenza per la presentazione di un nuovo Piano Sanitario Regionale al tavolo tecnico Romano e di nulla si sente parlare, un Piano Sanitario, che, come al solito, è redatto e deciso a porte chiuse da pochi uomini, gli stessi che lo hanno redatto segretamente in precedenza e che hanno già ricevuto le contestazioni dei cittadini, dei comitati, delle parti sociali nonché l’ennesima bocciatura del tavolo tecnico interministeriale – cosiddetto Massicci».
E’ la protesta che arriva dai segretari della UIL Fpl, Tecla Boccardo e della FP Cgil, Susanna Pastorino.
«Se questa è partecipazione, democrazia e trasparenza dell’azione politica,- continuano – evidentemente il concetto va rivisto….o meglio alcuni lo dovrebbero rivedere in nome della mai attuata condivisione. Se la politica dei tagli è il solo obiettivo del nuovo Piano, allora lasciamo che sia redatto solo dai tecnici. Per voler essere ottimisti, auspichiamo invece che questa volta il nuovo Piano Sanitario, pur se redatto a porte chiuse, tenga in considerazione le esigenze vere dei territori, attraverso la presa in carico del cittadino, dei suoi diritti e dei suoi bisogni, partendo dalla prevenzione per poi passare all’assistenza ospedaliera per le acuzie,all’assistenza domiciliare, alla medicina sul territorio e alla non autosufficienza attraverso la creazione di un’adeguata rete integrata di servizi. Così come proposto continuamente e con ogni mezzo dalle suddette Organizzazioni Sindacali. Un Piano che guardi in primis al potenziamento del servizio pubblico per la salvaguardia di un diritto che va ben oltre l’obiettivo dei semplici tagli lineari».