• News
  • Piano straordinario contenimento fauna selvatica, l’ok della conferenza Stato-Regioni

    «L’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sul Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica rappresenta un passo fondamentale per adottare il tanto atteso provvedimento sotto concerto tra ministero dell’Ambiente e ministero dell’Agricoltura. Definite le linee guida del piano, le Regioni potranno finalmente dargli attuazione, garantendo una tutela piena e vera alla biodiversità, ai cittadini ed alle attività vittime e ostaggio della costante invasione di campo da parte della fauna selvatica. La modifica della legge 157/1992 nella legge di bilancio è stato un primo passo, adesso possiamo marciare con forza verso una soluzione radicale al problema della fauna selvatica».

    L’onorevole Caretta

    Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, Vicepresidente della Commissione agricoltura a Montecitorio

    «Abbiamo dato l’Intesa, in sede di Conferenza Stato-Regioni, al Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica», dichiara Federico Caner, coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni. «Ma l’abbiamo condizionata all’accoglimento di un limitato emendamento, – spiega Caner – che precisa maggiormente il ruolo delle Regioni nell’attuazione del Piano quinquennale, in particolare, nella fase di verifica preliminare di idoneità della pianificazione regionale già eventualmente vigente. Sarà così possibile coordinare in modo più efficace e rapido gli interventi sul territorio. E’ sarà più certa e garantita l’attuazione delle attività di gestione e contenimento della fauna selvatica».

    Il coordinatore Caner

    In generale il piano, oltre ai ruoli ed attività delle diverse amministrazioni, individua l’insieme dei soggetti che sono autorizzati alle attività di contenimento: cacciatori (iscritti negli ambiti territoriali di caccia); guardie venatorie; agenti dei corpi di polizia locale e provinciale (con licenza per l’esercizio venatorio); proprietari o conduttori dei fondi (con licenza per l’esercizio venatorio). E’ previsto anche il supporto tecnico del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei carabinieri

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento