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  • Piccoli Comuni, Sciulli: «Stop allo smantellamento dei servizi sul territorio»

    Piccoli Comuni, Sciulli: “Impossibili ulteriori sacrifici – abbiamo già dato”.
    Il Presidente Anci:“Stop al progressivo smantellamento del tessuto di servizi essenziali nei territori”.
    Mentre deve interrompersi il progressivo smantellamento del tessuto di servizi essenziali nei territori, come previsto dal Piano Poste 2015-2019 con le ulteriori chiusure e riduzione degli uffici postali, sul terreno dei tagli, i piccoli Comuni, come tutto il comparto Comuni, hanno già abbondantemente contribuito in questi anni al risanamento finanziario del Paese.

    «Non intendiamo e non ci è più possibile accettare altri sacrifici e chiediamo pertanto il ripristino del fondo compensativo IMU TASI di 625 milioni di euro, il cui gettito riguarda in particolare i piccoli Comuni. – spiega il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli –  Il venir meno di questo fondo e la mancanza di una norma di compensazione dell’IMU agricola, significherebbe mettere a rischio la tenuta dei bilanci, l’erogazione dei servizi ai cittadini e, persino, arrestare il percorso delle gestioni associate. Pompilio Sciulli (pescopennataro)Il rischio concreto è che non saremo più veramente in grado di garantire i servizi essenziali, come
    ad esempio, l’illuminazione pubblica, i servizi sociali, gli asili e le mense scolastiche fino allo sgombero della neve nei Comuni montani. Siamo orgogliosi di aver contribuito al risanamento ma adesso l’asticella deve restare fissa e non ci possono più chiedere altri sacrifici iniqui e non sopportabili dalle comunità locali. Sulla riduzione dei servizi postali, dopo aver avanzato proposte alternative come ANCI e come singoli Comuni, siamo pronti a fare una battaglia fino in fondo, chiarendo ogni possibile aspetto con Poste Italiane. Non possiamo accettare che, per logiche meramente di carattere finanziario, si vada a depauperare un patrimonio di servizi fondamentali ai cittadini, aggiungendo ulteriore marginalità in territori già penalizzati per la carenza di altri servizi fondamentali che complessivamente stanno facendo saltare definitivamente il welfare locale. In tal senso, si esprime apprezzamento per le dichiarazioni del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, che ha annunciato in Senato lo slittamento di qualche mese del
    Piano di razionalizzazione di Poste, al fine di porre in essere un confronto serio con gli Enti locali per mitigarne l’impatto sociale e garantire la piena operatività del servizio, come richiesto dall’ANCI. Chiudere un ufficio postale, togliere un ambulatorio e togliere una stazione ferroviaria ed un punto
    di collegamento non è un costo della politica, qui si tagliano solo i servizi ai cittadini. Quanto poi alle gestioni associate, si rappresenta che se restano immutate le criticità attuali, non sarà possibile neanche mettere insieme i Comuni, perché verranno meno le risorse minime per proseguire con i processi di aggregazione comunale. I Comuni sono arrivati ad un limite di sopportazione oltre il quale non si può più andare».

     

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