AGNONE. Tranquilla, serena e con la coscienza apposto. La geologa Linda Marcovecchio, professione docente e fresca vincitrice del concorso da dirigente scolastica, risponde con la proverbiale pacatezza alle domande de l’Eco online che la incalza sul voto dato al sindaco di Venafro, Alfredo Ricci.
Perché questa decisione?
“Trattasi di una scelta annunciata al sindaco Marcovecchio di cui nutro stima, rispetto e considerazione come pure nei confronti di Niro e Micone. Con Alfredo (Ricci, ndr) mi unisce un’amicizia di vecchia data oltre a considerarlo un politico emergente che tanto può dare al nostro territorio. Non credo affatto che il mio voto può essere paragonato ad un reato di lesa maestà. Sono e resto espressione del centrodestra”.
Consapevole del rischio che corre?
“Assolutamente sì. Se il sindaco Marcovecchio riterrà opportuno ritirarmi le deleghe faccia pure, io continuerò a lavorare per il bene delle comunità in cui vivo e che alle scorse comunali mi ha premiato con oltre 400 preferenze”.
Lei è considerata vicina all’ex sindaco Gelsomino De Vita e al consigliere regionale Michele Iorio. In questi ultimi giorni ha subito pressioni?
“Smentisco nella maniera più assoluta. La mia scelta è stata del tutto libera e priva di condizionamenti. Per essere più precisi parlerei di decisione personale, autonoma e di dignità”.
Quale sarà l’eventuale contropartita?
“Non so quale sarà la contropartita, se così possiamo definirla. So che ad Agnone spetta un ruolo importante nel consesso dove vengono prese decisioni importanti”
La sua maggioranza ha votato compatta Ianiro. Dunque in molti la considerano un franco tiratore. Cosa replica?
“Ripeto: ho agito secondo coscienza nonché in prospettiva futura. Con Alfredo Ricci saremo chiamati a dare risposte alle aree interne che soffrono in maniera particolare isolamento e mancanza di servizi essenziali”.
Teme “ritorsioni” politiche su Agnone da parte di Niro e Micone?
“Non scherziamo. Niro e Micone vogliono il bene dell’alto Molise come del resto di tutta la regione e sono convinta che lo dimostreranno ancora una volta con i fatti”.
Se così non fosse?
“Escluderei questa ipotesi, ma se così dovesse essere ne risponderanno in prima persona agli elettori”.