Renzi shock: «Bloccare il flusso di migranti» e gli imprenditori della solidarietà tremano.
Il giochino con i soldi pubblici sta per rompersi.
«O blocchiamo il flusso di migranti entro il 2017 o l’Italia non riesce a reggere un altro anno come quello passato» ha detto il premier Matteo Renzi ieri in tv.
«Ora siamo in grado di gestirlo, arriva l’inverno, le condizioni del mare peggiorano ma abbiamo tempo sei mesi massimo. Bisogna bloccarli in partenza», ha spiegato ancora il premier.
Un annuncio che fa tremare i polsi a chi attualmente lucra abbondantemente con il business dell’accoglienza migranti.
E i centri di accoglienza disseminati in tutti i Comuni d’Italia? Che fine faranno? Dove andranno e cosa faranno i profughi, a migliaia, già ospitati da mesi nei Comuni dell’entroterra del Molise e del Vastese ad esempio? Tipo ad Atessa, a Schiavi di Abruzzo, a Celenza sul Trigno, a Palmoli, a Carunchio…
Chi darà loro da mangiare? Forse i sindaci compiacenti che hanno permesso o comunque non ostacolato l’apertura indiscriminata di queste strutture?
Cosa faranno, poverini, gli imprenditori della solidarietà? Non prenderanno più trenta-trentacinque euro a profugo al giorno. Poveri, rischiano il tracollo.
Ma siccome si tratta di benefattori dell’umanità, democratici, umanitari, filantropi, sicuramente questi signori continueranno l’accoglienza anche senza le sovvenzioni dello Stato. Scommettiamo?
Francesco Bottone