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  • Il ricordo di Maria Antonietta Bottaro nella lettera del marito Pino

    La chiamava affettuosamente col vezzeggiativo “Totò”. E Pino Orlando, marito di Maria Antonietta Bottaro, sindaco di Poggio Sannita, scomparsa appena una settimana fa in un  tragico incidente stradale nelle vicinanze di Cassino, affida a L’Eco una lettera indirizzata alla sua amata moglie che non c’è più. Uno scritto pieno di considerazioni anche della vita politico-amministrativa di Poggio Sannita.

    Cara, indimenticabile e insostituibile Totò,  amore di una vita e da una vita –scrive Pino Orlando- Lo giuro su Dio, sulle adorate Chiara e Viola che nei  47 anni, vissuti insieme, non ti ho visto fare uno sgarbo, un torto, e soprattutto del  male a nessuno. Tutto quello che sei stata, intelligente e fattiva senza ostentarlo, generosa e altruista in silenzio, disponibile  e attenta alle esigenze altrui con coerenza,  gentile ed educata ma determinata grazie agli  insegnamenti dei tuoi genitori, curiosa e simpatica per indole, solare con Il tuo sorriso vero che rimarrà impresso nei cuori di chi ti  ha conosciuto veramente. E’ impossibile immaginare una nuova vita senza di te. Ti sostituirò, indegnamente ma caparbiamente, nel supportare la nostra adorata figlia e suo marito Dario, nell’accudire la meravigliosa, sorprendente nipotina Viola che hai amato incondizionatamente fin dal primo istante della sua nascita. Ho assistito incredulo al commovente tributo manifestatoti da tutto il popolo poggese, da parenti e amici , dai tuoi colleghi sindaci, dalle autorità laiche intervenute, dagli oratori che hanno messo in risalto la tua personalità e dal nostro carismatico pastore, S.E. il Vescovo, Monsignor Scotti. Dal più profondo del cuore ringrazio tutti. Voglio fortemente credere che la tua tragica, prematura scomparsa, possa almeno servire a riportare la pace nel tuo amato ma inquieto “Caccavone”. Tu ci credevi, la volevi. Ora che l’ultimo giapponese è morto, spero vivamente che la guerra sia finita. E’ tempo di deporre le armi e unirsi nel difficile compito di sopravvivere. C’e bisogno di tutti. Non è importante chi, ma che si faccia tutto il possibile per evitare il peggio. Quello che hai fatto assieme a tutta l’amministrazione, opposizione compresa, sarà presto visibile a tutti ma bisogna portare a termine il programma con serenità e fare in modo che cessino le tensioni e le inutili contrapposizioni ideologiche affinché il percorso non sia accidentato e non venga rallentato il cammino. Non c’è più tempo. Cara Totò, non lo meritavi e non ti voglio dire addio nella speranza che tu mi sia sempre vicina, perciò ti dico solo, con  un bacio, arrivederci a  presto. 

    V.L.

     

     

     

     

     

     

     

     

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