Obbligo di dimora nel comune di Montesilvano (Pescara) con il vincolo di restare nella propria abitazione dalle 22 alle 7 del mattino. E’ quanto ha deciso questa mattina il tribunale, giudice Laura D’Arcangelo, nel procedimento per direttissima a carico di un transessuale colombiano di 30 anni arrestato ieri notte con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
I fatti intorno alle 2.15: a carabinieri è arrivata la telefonata di una persona che segnalava una rapina a Montesilvano, in via Torrente Piomba. I militari giunti sul posto, hanno notato un gruppo di transessuali che stavano litigando tra loro. Due di loro hanno richiamato l’attenzione dei carabinieri sul transessuale colombiano, noto pregiudicato, che aveva un bastone tra le mani. Il colombiano invocava aiuto ma nascondeva un coltello all’interno dei pantaloni. Il transessuale ha tentando la fuga a piedi poi è stato immobilizzato dai carabinieri e arrestato. Il processo è stato fissato per il prossimo 13 novembre.
Rissa fra trans in Abruzzo, spunta anche un coltello: colombiano finisce in manette
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