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  • Saia-Ricci: amici-nemici nella corsa alla presidenza della Provincia di Isernia

    Spesso e volentieri li si è visti fianco a fianco perorare battaglie vitali per le aree interne. Tra tutte la riapertura del viadotto ‘Sente-Longo’ o la salvaguardia dell’unico presidio di montagna: il San Francesco Caracciolo. Ed ancora, spalla a spalla per ottenere finanziamenti per gli istituti superiori di Agnone (vedi Itis e Alberghiero). Non da meno poi la grande unità di intenti sul percorso che porta a diventare Capitale italiana della cultura 2026. Oggi Alfredo Ricci, classe ‘80 e Daniele Saia, 50 anni, rispettivamente sindaco di Venafro e primo cittadino di Agnone, si daranno battaglia per essere eletti presidente della Provincia di Isernia. Stando alle indiscrezioni sono questi i due nomi in pole position per Palazzo Berta. Parliamo di elezioni di secondo grado, che con la Delrio, hanno estromesso i cittadini dalle elezioni dirette.

    Il 19 novembre decideranno gli amministratori comunali con un peso specifico maggiore per quanto riguarda i Comuni di Isernia, Venafro e Agnone, paesi con più di tremila abitanti. Sulla carta parte favorito Saia, professione geologo, che come ricordato dal collega Pasquale Damiani nell’editoriale del 9 ottobre scorso su Primo Piano Molise, avrebbe più chance per via di un meccanismo di voto che premia i centri più popolosi, quindi, in questo caso, a guida centrosinistra. Insomma, a fare la parte del leone sarebbero Isernia e Agnone con esecutivi di centrosinistra, contrariamente a Venafro, che con un plebiscito bulgaro, ha riconfermato l’uomo forte del centrodestra sul territorio provinciale, ovvero l’avvocato cassazionista, Alfredo Ricci.

    La grande incognita resta quella dei piccoli centri quasi tutti vicini a Francesco Roberti che nella partita potrebbe giocare un ruolo determinante nel momento in cui dovesse sponsorizzare apertamente Ricci. In estrema sintesi il meccanismo con cui sarà eletto il nuovo presidente di Palazzo Berta è complicato e non dà alcuna sicurezza ai candidati presidenti.

    Sta di fatto, che una eventuale elezione di Daniele Saia, premierebbe un’area, quella dell’altissimo Molise, da troppo tempo messa ai margini oltre alla possibilità di vedere per la prima volta nella storia della Provincia (nata il 3 marzo del 1970) un sindaco di Agnone. Nel frattempo sull’ufficialità della notizia che lo vedrebbe antagonista a Ricci, Saia fa melina in attesa di sondare il terreno e capire chi realmente lo appoggerà nella corsa ad ostacoli che potrebbe riservare sorprese.

    Intanto un piccolo segnale a Saia sarebbe stato fatto recapitare: il consigliere di minoranza a Palazzo San Francesco, Agostino Iannelli, vicino all’assessore regionale di centrodestra, Andrea Di Lucente, si è detto pronto ad appoggiarlo nel nome dell’agnonesità al di là di qualsiasi schieramento partitico. Ma una rondine non fa primavera…Saia lo sa bene.

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