AGNONE – Protestano le associazioni a difesa dell’ospedale “San Francesco Caracciolo” di Agnone. Stigmatizzano come il ridimensionamento della struttura sanitaria alto molisana sia come una vite senza fine. Anzi la fine potrebbe essere l’azzeramento del nosocomio. E stasera presso il teatro Italo-Argentino Frattura e Sosto non potranno non dare spiegazioni a chi vuole la garanzia del diritto alla salute.
“Il San Francesco Caracciolo – sottolineavano le associazioni- non è previsto come ‘Struttura’ ma solo come ‘Servizio’ e per questo non è incluso nell’atto aziendale”.
Una continua metamorfosi in negativo di quello che dovrebbe essere un ospedale legalmente tutelato. “La chirurgia rimane come chirurgia ambulatoriale complessa –continuano dalle associazioni in merito al cambiamento imposto al Caracciolo- Il day surgery è previsto solo per alcune patologie a complessità di livello medio. Non ci sarà per il Pronto Soccorso la consulenza chirurgica; non è prevista la reperibilità notturna per la chirurgia; non ci sarà la lungodegenza che era prevista fino a tutto il 2018. Per quanto concerne l’organizzazione degli ambulatori ci sarà una rimodulazione in base alle loro attività visto che alcuni sono sottostimati ed altri sovrastimati. La Pediatria, forse, avrà vita come ambulatorio all’interno della ‘Casa della Salute’. I posti letto del Caracciolo saranno 14 di medicina e 6 di Dh e Day Surgery. Il Pronto Soccorso sarà quello di area disagiata nel quale ci sarà una Radiologia ed un Laboratorio Analisi. Gli stessi –concludono- saranno dimensionati in base agli esami richiesti dal reparto di Medicina e dal Pronto Soccorso”.
ViLa