Tolgono tecnici al laboratorio di Analisi di Agnone per portarli al ‘Veneziale’ di Isernia. La notizia era nell’aria, adesso giunge l’ufficialità con una nota a firma di Silvio Garofalo, direttore Uoc del laboratorio Analisi del Cardarelli di Campobasso. “A causa della modesta attività del laboratorio del PO San Francesco nel turno pomeridiano 14-20 in cui arrivano pochi campioni e si eseguono pochissimi esami di laboratorio – scrive Garofalo -, si richiede, compatibilmente con la valutazioni della direzione sanitaria, l’attivazione del Poct (Point-of Care test, ndr) installato presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Agnone anche dalle ore 14-20 nei mesi di giugno, luglio e agosto, in modo da permettere ai tecnici del Po San Francesco di completare rapidamente la loro formazione sulle macchine e procedure in uso nel laboratorio del Veneziale”.
Lo stesso dirigente, inoltre, sottolinea come “da questa estate il PO dl Veneziale comincerà a vedere il pensionamento di molti tecnici e ciò provocherà una carenza di personale tecnico che mette in discussione l’operatività del laboratorio. Per evitare che si creino blocchi dell’attività, è necessario che i tecnici di Agnone siano formati all’uso delle macchine e delle procedute del Veneziale. Pertanto, i tecnici che non svolgeranno servizio pomeridiano ad Agnone potranno essere rapidamente formati sulle macchine di Isernia – il diktat di Garofalo – e, al tempo stesso, essere chiamati a prestare servizio al Veneziale in situazioni di emergenza per carenza di personale che arriverà si a breve”. Infine, nel documento inviato tra gli altri ad Asrem e ai direttori sanitari di Agnone e Isernia, Garofalo chiude: “Ribadisco l’urgenza di provvedere al ripristino del contingente minino di tecnici di laboratorio con concorsi che permettano di avere almeno 12 tecnici a tempo indeterminato (tutti senza esoneri dai turni notturni e festivi) per i laboratori Spoke, mettendo in questo modo fine all’attuale sistema di turnazione notturna basato su reperibilità 20-2 e turno 2-8”.