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  • Scacchi, don Gennaro Cicchese si laurea campione del mondo

    AGNONE. E’ l’agnonese padre Gennaro Cicchese (nella foto) a laurearsi campione del mondo di scacchi nella seconda edizione della “Clericus Chess World Championship”, il mondiale di scacchi per sacerdoti e religiosi svoltosi l’altro ieri a Roma presso l’Istituto dei Marianisti di viale Manzoni ed organizzato da Giuseppe Sgrò, psicologo e docente della scuola dello sport del Coni. Il campionato è una competizione aperta a giocatori di vario livello, che vengono da tutto il mondo: italiani, croati, filippini e un gruppo di polacchi, venuto apposta da Varsavia per partecipare a questa edizione. “La vittoria. La gloria. L’uomo si spende per questo. “La gloria di Dio è l’uomo vivente”. Oggi per me s’è realizzato un sogno, legato a una passione che ha segnato la mia adolescenza e ha attraversato la mia vita, richiamandomi a ideali di bellezza, di cavalleria e di verità” ha detto subito Gennaro Cicchese al termine della gara.

    gennaro cicchese campione del mondo scacchi

    “Negli scacchi – ha aggiunto il sacerdote – c’è tutto questo e ancora di più. Dedico la mia vittoria a coloro che sanno lottare fino alla fine, cercando la perfezione, e che sanno trasformare la sconfitta in occasione di rinascita”.

    Padre Gennaro Cicchese, missionario Oblato di Maria Immacolata è Docente presso Pontificia Università Lateranense è spesso a Dakar e poi nella sua Agnone dov’è nato. La finale è stata al cardiopalma.

    “Un saio francescano contro un clergyman, l’uno seduto di fronte all’altro, in mezzo una scacchiera e il silenzio della più intensa concentrazione”. Del campionato è stato informato anche il Papa. “Sì, certamente – ha sottolineato  Cicchese a Radio Vaticana – gli abbiamo dato una lettera, abbiamo documentato questo mondiale per i religiosi e sacerdoti e in tutta risposta il Papa ci ha invitato all’udienza generale. Nella lettera gli abbiamo chiesto di poter benedire questa iniziativa e di fare anche lui la prima “mossa”. Papa Francesco può incoraggiare noi sacerdoti, anche il mondo dei giovani, il mondo dei ragazzi legato a noi, in qualche modo a favorire questo sport della mente, ma anche di tutta la persona. E per vivere anche quello che è il motto del gioco e della Federazione internazionale degli scacchi, che dice “Gens una sumus”, siamo una gente, un popolo solo. E in questo clima di cultura dell’incontro e del dialogo, penso che un motto più bello di questo non ci possa essere”. Ed ora Agnone ha un campione del mondo. Padre Gennaro firma così la storia del suo paese natio.

    Vittorio Labanca 

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