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  • Scuola, i sindacati: «A una settimana dalla ripresa della attività ancora troppi dubbi sulla sicurezza»

    Pubblichiamo, di seguito, il comunicato congiunto delle segreterie regionali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal sulle criticità della ripartenza della scuola in Molise.

    «A meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a due settimane dall’inizio delle lezioni, le scriventi organizzazioni sindacali tornano a denunciare i gravi ritardi sulle attività volte a garantire una ripartenza in presenza e in sicurezza nelle scuole molisane. Se da una parte, a livello nazionale, abbiamo ribadito più volte l’insufficienza delle risorse volte a garantire organici adeguati e investimenti strutturali sull’edilizia scolastica, dall’altro a livello locale evidenziamo un grave ritardo sugli interventi di competenza degli Enti Locali.

    Per tutta l’estate abbiamo sollecitato Regioni, Province e Comuni a convocare delle Conferenze dei servizi per raccogliere le criticità e le proposte provenienti dalle scuole, estendendo la partecipazione alle Organizzazioni Sindacali. L’8 giugno, nel giorno di chiusura delle scuole abbiamo indetto uno SCIOPERO GENERALE UNITARIO con manifestazione davanti alla prefettura, il 21 luglio abbiamo organizzato un PRESIDIO davanti alla regione, insieme agli studenti ed ai lavoratori dei trasporti, per manifestare tutti i dubbi e le preoccupazioni sulla “ripartenza” nelle scuole molisane.

    In tale occasione, il Consiglio regionale ha anche approvato un Ordine del Giorno all’unanimità, in cui il Presidente della Regione si impegnava:

    “a supportare ogni azione utile per individuare maggiori risorse in modo da garantire un organico regionale adatto per assicurare più ore di lezione, a perorare in seno alla Conferenza Stato-Regioni e al MIUR nuovi criteri di riparto dei fondi nazionali, affinché potesse essere assegnato al Molise maggiore “organico aggiuntivo”, riducendo l’impatto del criterio demografico; a un controllo e monitoraggio degli edifici scolastici, supportando attivamente gli enti locali sui riparti nazionali che prevedono ulteriori risorse per le scuole; ad attivare un “Tavolo regionale operativo”, con l’USR, i rappresentanti degli Enti locali e la presenza delle OO.SS, con il compito di monitorare le attività delle diverse conferenze dei servizi, per capire quali azioni mettere in campo al fine di capitalizzare le risorse esistenti e quelle messe a disposizione, anche rispetto alle azioni che gli enti locali dovrebbero avere con tutto il segmento esterno legato alla scuola, in particolare trasporti mensa e servizi.

    Purtroppo, come temevamo, gli impegni presi sono rimasti sulla carta e ai proclami non sono seguite azioni concrete. Il quadro che ne viene fuori, a distanza di meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a circa due settimane dall’inizio delle elezioni è molto preoccupante.

    In particolare, questi sono i punti di criticità che torniamo ad evidenziare:

    1. Trasporti: la situazione relativa ai trasporti è al momento quella più allarmante. Con le regole attuali di distanziamento, molti studenti rischierebbero di restare a piedi. Ora si paventa la necessità di recuperare il tempo perduto, ma quello che sottolineiamo è il ritardo con cui si sta intervenendo su tale situazione, anche in virtù dell’assenza di una cabina di regia regionale sul tema. Quello dei trasporti è uno snodo cruciale per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi dal momento in cui escono di casa per raggiungere la scuola. Ci sono ancora troppe incertezze su questo aspetto, e ciò pregiudica la possibilità delle scuole di organizzare la didattica e garantire eventuali scaglionamenti degli ingressi. Senza una decisa accelerata il rischio concreto è quello di non essere in grado garantire il diritto al trasporto (e quindi all’istruzione) per tutti gli alunni molisani.
    2. Edilizia scolastica: su questo tema nei giorni scorsi l’USR nell’ambito di una informativa ci ha rappresentato una soluzione meno drammatica di quanto si paventava. Sarebbero stati approntati quasi ovunque lavori e soluzioni che dovrebbero consentire la ripresa in presenza nelle istituzioni scolastiche molisane. Ce lo auguriamo, al momento siamo privi di riscontri oggettivi ma sottolineiamo come spesso la soluzione dei problemi sia stata affidata quasi esclusivamente ai Dirigenti scolastici, già oberati di tante incombenze, con interlocuzioni difficili in particolar modo per le secondarie di II grado con le Province. Ribadiamo la necessità di una forte collaborazione tra scuola ed enti locali per rispondere alle esigenze di reperimento degli spazi e degli interventi per garantire la didattica in presenza e in sicurezza.
    3. Organici: la distribuzione dei fondi nazionali finalizzati all’organico aggiuntivo per la regione Molise, risulta insufficiente, ponendosi addirittura al di sotto di quello che ci sarebbe spettato sulla base del solo parametro numerico degli alunni. Ricordiamo che alla nostra regione per gli organici aggiuntivi sono stati attribuiti in totale 3.884.832 euro, che verranno poi ripartiti a livello provinciale in base alle richieste delle scuole. Tali richieste, però, rischiano di rimanere in larga parte inevase: dei circa 312 posti in più, richiesti dalle istituzioni scolastiche (165 docenti e 147 ata), poco più del 50 % potranno essere coperti. Dai nostri calcoli, infatti, servirebbero circa 3 milioni in più per soddisfare tutte le richieste delle scuole. Per far fronte all’emergenza, è necessario che arrivino altre risorse dal c.d decreto “Agosto”, che stanzia 1 miliardo di euro a favore del sistema d’istruzione. La ripartizione di tali risorse, che avverrà a breve a livello ministeriale, non deve vedere la nostra regione ulteriormente penalizzata. Chiediamo pertanto cche tutti, in primis i nostri rappresentanti politici, parlamentari e regionali, si facciano portavoce presso il MIUR delle legittime aspettative della scuola molisana.

    In conclusione ribadiamo una forte preoccupazione per l’enorme carico di responsabilità che rischia di essere scaricato sulle istituzioni scolastiche. Se non arriveranno per tempo adeguati organici aggiuntivi, se non termineranno gli interventi urgenti sull’edilizia scolastica e se non ci sarà una decisa svolta sui trasporti, le scuole avranno molte difficoltà ad organizzarsi per assicurare l’apertura il 14 settembre nel pieno rispetto dell’attuale protocollo sicurezza e delle indicazioni contenute nel Documento del Comitato Tecnico Scientifico, anche perché molte competenze non sono proprie.

    Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando. Non siamo “sabotatori”, come pure qualcuno ci ha etichettato: siamo convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza e non a parole, attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica. Non è il momento delle polemiche, dei rimbalzi di responsabilità, ciascuno faccia quello che gli compete: il Governo e il MIUR assicurino le risorse di cui la scuola molisana ha bisogno, la Regione, le Province ed i Comuni si facciano carico dei problemi denunciati. La scuola è interesse comune, non diventi terreno di scontro politico. Il sindacato, lo abbiamo dimostrato già più volte, è disposizione per dare il proprio contributo».

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