Code chilometriche, oggi pomeriggio, sulla fondovalle Trigno a causa dei semafori che regolano il transito nei tratti interessati dai cantieri attivi e dell’elevato volume di traffico aumentato per via dei tanti turisti che si recano al mare.
Giornata da bollino nero, oggi, sulla fondovalle Trigno. Come se non bastasse il traffico di ogni giorno, in questo periodo, sull’importante arteria di collegamento, si assiste ad un aumento esponenziale del numero di veicoli in transito per via dei tanti vacanzieri e i pendolari che si recano sulla costa per trascorrere la giornata al mare. E’ dunque normale che si creino dei rallentamenti, ma se a ciò si aggiunge la presenza, lungo il tratto dalla costa adriatica ad Isernia, di alcuni cantieri attivi con tanto di impianti semaforici, ecco che il risultato è la paralisi totale del traffico. Ed è esattamente quello che è avvenuto nel pomeriggio di oggi. Auto in colonna, ferme sotto il sole cocente e con 35 gradi di temperatura, per chilometri e chilometri, dallo svincolo di Fresagrandinaria in direzione Isernia.
E su quella strada, la Ss 650, è utile ricordarlo, transitano anche gli autobus di linea che portano i lavoratori pendolari dall’Alto Vastese alla fondovalle Sangro. E’, per modo di dire, il percorso alternativo, tra l’altro l’unico possibile, dopo che l’Alto Vastese è stato praticamente isolato dal resto del mondo a causa della chiusura della provinciale Castiglione-Montazzoli-Colledimezzo per lavori di ripristino delle sede viaria al km 5. La frana in questione risale a sette anni fa e in sette anni la Provincia di Chieti non ha pensato ad un percorso alternativo. Anzi, con un singolare tempismo, ha chiuso per lavori la provinciale per Montazzoli proprio quando l’Alto Vastese e l’Alto Molise sono già isolati e prigionieri a causa della chiusura al traffico del ponte Sente, per un presunto pericolo crollo, e con la ex statale Istonia, nota con il nomignolo di mulattiera, interdetta al traffico pesante, precisamente ai mezzi con peso superiore alle 5,5 tonnellate. Impossibile, dunque, dall’Alto Vastese, raggiungere la fondovalle Sangro, se non utilizzando mezzi propri e passando quindi sulla ex statale Istonia, per il bivio di Secolare e l’Alto Molise. I pullman di linea sono dirottati invece sulla Trignina, per una sorta di giro del mondo reso in questi giorni particolarmente disagevole proprio dai semafori e dall’elevato volume di traffico. La politica, la Provincia di Chieti, aveva blaterato di un interessamento al problema del caos trasporto pubblico. Si era parlato di un senso unico alternato sul cantiere al km 5, ma ovviamente, vista la ben nota credibilità dei politici in questione, tutto è rimasto lettera morta. E i pendolari che devo andare a lavorare arrivano sempre più in ritardo sul posto di lavoro, perdendo ore di stipendio e rischiano anche procedimenti disciplinari.
Francesco Bottone