CAPRACOTTA. Dell’immensa nevicata che ha stabilito il nuovo record mondiale nel centro appenninico alto molisano e che è rimbalzata su tutte le testate giornalistiche internazionali sono tutti soddisfatti a Capracotta? Pare proprio di no vista la lettera aperta che è stata affissa su alcune cantonate del paese alto molisano e che non risparmia strali al primo cittadino del comune.
“Tutti i limiti dell’indecenza –si legge nel manifestino- sono stati superati nel lasciare completamente abbandonato il paese, la comunità, durante le ultime intemperie di marzo 2015 per non parlare delle precedenti (vedi fine dicembre 2014). Nemmeno un labile tentativo di ripristino della viabilità interna è stato messo in atto al fine di permettere agli abitanti di muoversi in autonomia per il disbrigo della quotidianità. Black-out assoluto, silenzio tombale, strade chiuse, non un ronzio di una ruspa che rincuorasse psicologicamente gli abitanti. Siamo nell’anno 2015 dove con un semplice click si riesce a conoscere, in tempo reale,cosa succede negli angoli più sperduti del mondo mentre nel nostro amato paese quando arriva la neve sembra di tornare ai tempi dello yeti, dell’uomo di Neanderthal. Si naviga a vista e ciò è desolante perché si violenta l’intelligenza degli abitanti. Ben vengano le richieste di candidature per eventi sportivi e livello Europeo-Mondiale ma non dimentichiamo le richieste/necessità strettamente locali. Le comparsate televisive lasciano il tempo che trovano. Parafrasando, sommessamente, il grande Einstein “è più facile scindere un atomo che sgombrare la neve dalle strade della bella Capracotta. In alto i calici –conclude lo scritto- abbiamo superato il Colorado peccato che Silver Lake pulluli di turisti”.
Insomma, come ovunque, ci sono gli insoddisfatti. Coloro che non vedono, a differenza anche del sindaco, la neve come elemento aggiunto per il turismo del centro alto molisano.
V. Labanca