L’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Agnone, composto da dodici Comuni, svolge funzioni essenziali per un’area interna, svantaggiata dal punto di vista socio-economico e demografico. L’ATS comprende Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Vastogirardi – per un totale di circa quindicimila abitanti distribuiti su un vasto territorio montuoso.

«Questo contesto territoriale pone sfide significative per l’erogazione e l’accessibilità dei servizi sociali e sanitari. – si legge in una nota stampa del circolo Pd di Agnone – Le ridotte dimensioni demografiche e le criticità infrastrutturali rendono più complessa l’organizzazione di un sistema di welfare adeguato alle esigenze della comunità. Nonostante queste criticità ed, anzi, fortemente consapevole della loro incidenza, l’ATS di Agnone si è distinta negli anni per la sua capacità di gestire in modo efficiente ed innovativo le risorse destinate alle politiche sociali. Attraverso una programmazione attenta e
l’attivazione di numerosi progetti mirati alle fasce più deboli, ai giovani in cerca di occupazione sul territorio, alle famiglie che abitano queste aree, l’ATS svolge un ruolo di vitale importanza per il nostro contesto».
«Voci sempre più insistenti parlano di un nuovo piano sociale programmato a livello regionale che vede l’ATS di Agnone accorpata all’Ambito di Isernia. Questa prospettiva ci preoccupa e vede contraria la comunità locale. Il Partito Democratico a livello regionale si è già espresso contro questo provvedimento, sottolineando i rischi di un simile ridimensionamento. Anche il circolo locale del Partito Democratico “Libero Serafini” ci tiene a far sentire la propria voce, evidenziando l’importanza di mantenere l’autonomia e l’efficacia dell’Ambito Territoriale Sociale di Agnone, enfatizzando il valore delle sue professionalità e del lavoro quotidiano svolto a favore della comunità».
«Questo processo di accorpamento non può infatti prescindere dalle esigenze specifiche di un territorio già svantaggiato, la cui identità e capacità di risposta ai bisogni locali rischierebbe di essere irrimediabilmente compromessa. – continua la segretaria del circolo, Agnese Guerrizio – È utile ricordare che in passato un simile accorpamento è già avvenuto con l’abolizione del Distretto sanitario di Agnone, con conseguenze estremamente negative per la popolazione. Tale decisione ha significato la perdita di quasi tutte le attività ambulatoriali o il loro ridimensionamento, con la conseguente perdita della prossimità dei servizi e gravi disagi per ottenere prestazioni sanitarie di base. Ripetere questo errore anche per l’assistenza socio-sanitaria sarebbe una scelta gravissima, che comprometterebbe ulteriormente la qualità della vita degli abitanti di queste zone interne».
«È pertanto fondamentale che la Regione Molise riconsideri tale provvedimento, – chiudono dal Pd agnonese – avviando un confronto con gli enti locali e le forze politiche per individuare soluzioni in grado di salvaguardare l’autonomia e l’efficacia dell’Ambito Territoriale Sociale di Agnone, evitando così di penalizzare ulteriormente le comunità di quest’area interna e periferica».