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  • Sport e turismo, Sica sbotta: «Non basta avere strutture sportive, servono servizi»

    «Non basta solo avere delle strutture sportive, se poi quelle stesse non sono raggiungibili, perché non esistono collegamenti pubblici diretti. Ci vogliono anche i servizi collegati agli impianti sportivi. Dobbiamo fare in modo di far tornare i ragazzi dei paesi limitrofi, sia dell’Alto Molise che dal vicino Alto Vastese, nelle nostre scuole di Agnone, ma anche a fare sport allo stadio senza barriere del “Civitelle”. Dire solo che la formula dello sport che alimenta il turismo funziona non basta. Servono i fatti: navette di collegamento dagli altri centri limitrofi da realizzare mediante il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, per venire incontro sia alla società sportiva, che alle famiglie dei ragazzi».

    Non ha peli sulla lingua il responsabile del settore giovanile dell’Olympia Agnonese, Fernando Sica, che interviene nel dibattito del momento, cioè sul binomio sport e turismo, che tra l’altro è il tema del giorno che sarà affrontato nel corso del convegno organizzato dall’Unione stampa sportiva del Molise, in programma oggi pomeriggio, dalle ore 16, presso il teatro Italo-Argentino. Il momento di riflessione proposto è sul tema “Turismo sportivo ed economia di prossimità: l’informazione a supporto delle aree interne“, con la presenza del numero uno dell’Ussi nazionale, Gianfranco Coppola, il presidente di Assostampa Molise Giuseppe Di Pietro, l’arbitro impegnato da anni nel massimo campionato di calcio nazionale, la serie A, Luca Massimi e il pallavolista dalla lunga carriera in serie A Stefano Patriarca.

    E in materia di turismo sportivo il professor Sica potrebbe scrivere un trattato accademico, in considerazione del fatto che da circa trent’anni si occupa, anima e cuore, del settore giovanile della società sportiva locale e della scuola calcio. Non solo chiacchiere, ma fatti concreti. Basti pensare che è appena terminata la lunga serie di tornei di calcio dedicati al settore giovanile, eventi sportivi che hanno portato ad Agnone qualcosa come ottocento presenze tra ragazzini e genitori e accompagnatori. Persone che hanno visitato Agnone, hanno preso un caffè o una bibita, hanno comprato salumi e latticini e hanno pranzato nei ristoranti di zona, innescando quindi quella famosa “economia di prossimità” di cui si parlerà oggi pomeriggio al teatro italo argentino insieme ai giornalisti dell’Unione stampa sportiva del Molise.

    Già, perché per far funzionare al meglio il binomio sport e turismo, in modo tale che alimenti l’economia locale, è necessario che gli eventi sportivi vengano in qualche modo proposti all’attenzione dell’opinione pubblica dalla stampa locale; esattamente “l’informazione a supporto delle aree interne”, come recita il tema del convegno di oggi pomeriggio. E magari Sica prenderà la parola nel corso dei lavori dell’Ussi, per spiegare come si fa, in concreto, a far girare l’economia di Agnone semplicemente portando dei ragazzini a giocare a pallone sul rettangolo verde dello stadio “Civitelle”.

    Perché Sica lo ha fatto in questi giorni e lo fa da decenni ormai, quasi in solitaria tra l’altro, con l’aiuto di pochi “pazzi” e appassionati che come lui credono nello sport come volano dell’economia locale, come “bacino” potenziale dal quale pescare iscritti anche per le scuole e gli istituti superiori scolastici agnonesi. Sica va avanti, perché ama fare quello che fa, ma gli serve una mano, gli servono l’aiuto e la disponibilità dell’amministrazione comunale di Agnone, al momento ferma alle comparsate e alle dichiarazioni entusiastiche di sindaco e assessori, in favore di telecamere, cui non seguono però fatti concreti a sostegno del settore giovanile e scolastico della Olympia Agnonese.

    Francesco Bottone

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