• News
  • Strade dissestate in Molise, interviene l’Esercito

    (ANSA) – CAMPOBASSO, 8 FEB – Individuare gli interventi più urgenti e le priorità per attivare il conseguente percorso amministrativo: è il nuovo step indicato nella seconda riunione convocata a Palazzo Vitale dal presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura per superare l’emergenza strade dissestate nei comuni molisani a rischio isolamento.voragine
    All’incontro con i sindaci e i parroci di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Castelmauro, Montefalcone nel Sannio, Montemitro e Tavenna hanno partecipato anche l’assessore ai lavori pubblici Pierpaolo Nagni, il presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista, il comandante militare dell’Esercito Molise, colonnello Andrea Bolognesi, la valle 2e il tenente colonnello dell’Arma del Genio Riccardo Proietti. Sulla base del lavoro di ricognizione dei dissesti idrogeologici in corso, già effettuato dalla Provincia, sarà predisposto a livello comunale un documento degli interventi ritenuti strategici per consentire alla Regione di definire in tempi certi e brevi la procedura.

    La presenza dell’Esercito e del Genio, che ringraziamo per la partecipazione, ci rassicura per una tempestiva soluzione dei problemi contingenti che possiamo superare con il minor investimento possibile grazie anche alla professionalità espressa dai tecnici provinciali”, la premessa del presidente Frattura e dell’assessore Nagni.frana

    “Contestualmente – hanno poi indicato –, dobbiamo lavorare insieme per individuare le priorità reali per una viabilità davvero necessaria e utilizzata dai cittadini nei comuni interessati da pesanti fenomeni di smottamenti e frane che minacciano di compromettere seriamente i collegamenti”.

    Dunque, sulla base del lavoro di ricognizione dei dissesti idrogeologici in corso già effettuato dalla Provincia di Campobasso, sarà predisposto a livello comunale un documento degli interventi ritenuti strategici per consentire alla Regione di definire in tempi certi e brevi la procedura.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.