AGNONE. La partita per la realizzazione di un impianto a biomasse ad Agnone non è finita. Dopo il parere negativo da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e Ambientali del Molise, dato in anteprima da l’Eco online, la società Neoagroenergie srl ha 60 giorni per ricorrere al Tar e 120 al Capo dello Stato. Inoltre nel dispositivo a firma della dottoressa Dora Catalano, la Soprintendenza non preclude la possibilità di installare una centrale sul territorio altomolisano. Infatti nella parte finale del documento si legge testualmente: “Si ribadisce ancora una volta, per la realizzazione del progetto, la necessità di individuare siti più a valle e di versate (rispetto l’area individuata, la Sp 74, ndr), caratterizzati da una minore acclività, sia al fine di limitare i volumi di scavo e le opere di terrazzamento, sia al fine di conservare la morfologia del contesto paesaggistico tenendo presente le disposizioni urbanistiche”. Dicitura, quest’ultima, che tiene in preallarme il gruppo di minoranza, Nuovo Sogno Agnonese, contrario all’atterraggio di simili impianti sul territorio. “Non abbasseremo la guardia e anzi stiamo organizzando un incontro con l’intera cittadinanza – esordisce il consigliere Daniele Saia – all’evento inviteremo professionisti del settore chiamati a chiarire aspetti ai più sconosciuti ma che al tempo stesso potrebbero compromettere un ambiente incontaminato il quale rappresenta il valore aggiunto della nostre aree di montagna. Ribadiamo con forza che il nostro indirizzo programmatico per ciò che concerne lo sviluppo economico di Agnone non va nella direzione di quanto proposto dalla maggioranza, bensì lavoriamo per preservare e migliorare la qualità dell’ambiente”. Ma non è tutto, perché Saia aggiunge: “Il parere della Soprintendenza dimostra, se ce ne fosse bisogno, l’improvvisazione con la quale l’amministrazione Marcovecchio affronta temi di vitale importanza per il futuro della cittadina. A riguardo – sottolinea Saia – in campagna elettorale siamo stati tacciati di non coinvolgere la popolazione, ma quanto verificato negli ultimi giorni conferma che l’attuale esecutivo fa molto peggio. Se non fosse stato per il gruppo Nuovo Sogno Agnonese, l’argomento biomasse non sarebbe neppure approdato in consiglio comunale a dimostrazione di come l’attuale centrodestra tiene in considerazione i suoi cittadini. Purtroppo l’argomento biomasse rappresenta solo l’ennesimo caso di un mancato coinvolgimento da parte degli elettori” chiosa amareggiato Saia.
Sulle biomasse partita non chiusa, Saia avverte: “Non abbasseremo la guardia”
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