(ANSA) – CAMPOBASSO – Rimase per ore sotto le macerie della sua scuola. Uno dei sopravvissuti al crollo della Jovine di San Giuliano di Puglia diventa geologo e studia i terremoti. Dino Di Rienzo oggi racconterà la sua esperienza ai ragazzi che, a Campobasso, parteciperanno alla convention promossa dal Consiglio nazionale dei Geologi e dell’Associazione vittime universitarie dell’Aquila per lanciare il Piano prevenzione dei terremoti.
«Rimasi più di sei ore sotto le macerie del crollo della scuola – ricorda – avevo 10 anni e frequentavo la quinta elementare. Oggi ho fatto una scelta di vita: diventare geologo. In primavera, a distanza di poco più di 12 anni da quel giorno, conseguirò la laurea triennale in Geologia presso l’università La Sapienza di Roma».
Dino spiega quindi la sua decisione: «Voglio diventare geologo per difendere il territorio, per difendere i cittadini e portare la geologia in tutte le case, farla conoscere per far capire a tutti cosa è il georischio, cosa è un terremoto. Tutti devono conoscere, sapere e tutti hanno diritto ad essere informati. Allo stesso tempo dobbiamo far comprendere l’importanza di tutelare e valorizzare anche il grande patrimonio geologico italiano. In Italia abbiamo il mondo».
Infine il giovane sopravvissuto alla tragedia della Jovine parla dei suoi timori per il futuro: «Purtroppo temo che dopo gli studi sarò costretto ad andare all’estero. Ma sono italiano e vorrei rimanere in Italia. Vorrei che ci dessero finalmente la possibilità di fare i geologi in patria, difendere il territorio, i cittadini. Abbiamo grandi ricercatori che purtroppo anche nel campo della geologia sono costretti a lavorare all’estero. Ho dato anni della mia vita per studiare Geologia ed ho studiato per dare agli altri la possibilità di conoscere».