«Siamo in presenza di un aumento del fenomeno delle chiamate telefoniche ingannevoli nel settore dell’energia – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Quasi il 50 per cento delle telefonate che i consumatori ricevono da aziende che si definiscono procacciatrici di contratti per i servizi energetici, sono inesistenti».
«Adiconsum – prosegue De Masi – già dal dicembre 2024, nelle audizioni presso le Commissioni IX e X della Camera dei Deputati e presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha espresso una proposta articolata per contrastare il telemarketing selvaggio, proponendo soluzioni concrete per tutelare i consumatori».
Le proposte di Adiconsum
- Divieto di stipula di contratti via telefono, a meno che non lo richieda il consumatore, per impedire quelli non richiesti e per ridurre l’attività dei call center illegali
- Introduzione di una Certificazione dei call center legali con criteri definiti con il contributo delle Associazioni riconosciute dalla legge
- Rafforzamento della tutela dei consumatori a cominciare da un miglioramento del monitoraggio delle pratiche di teleselling, una maggiore trasparenza nelle comunicazioni commerciali, l’impedimento di chiamate indesiderate, soprattutto in orari inappropriati o durante i giorni festivi, l’applicazione di sanzioni più severe per i call center abusivi
- Ricorso a tecnologie avanzate per contrastare l’attività dei call center illegali, come l’introduzione del filtro anti-spoofing annunciato dall’AGCOM e supportato da Adiconsum, che entrerà azione dal 19 agosto prossimo.
«Adiconsum – conclude De Masi – in una lettera inviata all’ARERA chiede all’Autorità di prendere in considerazione le proprie proposte, sottolineando l’esigenza di un approccio combinato che unisca divieti normativi, certificazioni obbligatorie, tecnologie avanzate».