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  • Test sierologici a Capracotta, Marinelli: «Perdita di tempo e risorse»

    «Ho dei forti dubbi sulla opportunità di test di questo tipo se non per indagini epidemiologiche o casi particolari. Temo che si tratti di una perdita di tempo e risorse».

    Il medico e giornalista Italo Marinelli

    Una sentenza senza appello quella di Italo Marinelli, medico pediatra di Agnone e giornalista pubblicista, che commenta con quelle parole l’operazione di screening condotta nei giorni scorsi a Capracotta. Test sierologico, quasi centocinquanta, tra residenti in paese e turisti di passaggio sul “tetto” dell’Alto Molise. Una opportunità posta in essere dalla collaborazione tra amministrazione comunale di Capracotta e la Croce Rossa Italiana di Isernia. I volontari del corpo sanitario hanno eseguito i test a risposta immediata, dietro un compenso di venti euro per singolo esame, al fine di tracciare la circolazione del virus a Capracotta.

    «Ben 137 persone si sono sottoposte al test sierologico rapido Covid-19. Tutti i test effettuati hanno dato esito negativo. – ha commentato il sindaco Candido Paglione – Tutto questo ci spinge ad andare avanti con la prudenza e il rigore necessari per attuare le giuste misure di prevenzione, almeno fino a quando non ci saranno segnali chiari di una inversione di tendenza della pandemia ancora in atto».

    Segnali di inversione di tendenza che in realtà ci sono, eccome, atteso che la circolazione del virus è al momento davvero minimale, con numeri ridicoli, percentuali irrilevanti se rapportare alla popolazione italiana. Tra l’altro, come vanno ripetendo da settimane alcuni illustri medici, dal punto di vista clinico il Covid 19 è di fatto scomparso, facendo registrare attualmente una incidenza inferiore di molte volte rispetto ai pazienti “colpiti” da un banale raffreddore stagionale.

    «Ovviamente non vuole essere una critica a Candido Paglione che sta operando con grande senso di responsabilità e impegno in una situazione difficile. – aggiunge Italo Marinelli, argomentando la sua presa di posizione – Credo però che sia necessaria una riflessione generale sull’utilizzo di questi test a livello di massa, invocati anche oggi da Matteo Renzi e proposto a insegnanti e studenti».

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