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  • “To Bee or not To Bee?”, le api protagoniste al museo universitario 

    Con “To Bee or not To Bee” martedì 18 aprile prossimo, presso l’Auditorium del Museo universitario di Chieti, si parlerà di una agricoltura rispettosa dell’ambiente, libera da pesticidi, capace di salvaguardare la biodiversità, la sicurezza dei raccolti e la nostra stessa salute. Seguirà l’inaugurazione della Mostra “Bee Safe” sulla tutela degli impollinatori. 

    Un convegno e una mostra che vogliono porre l’accento sulla grave situazione di crisi che stanno vivendo oggi gli impollinatori e sui gravi rischi che, di conseguenza, subiscono l’agricoltura e la nostra stessa salute. Quasi il 90% delle piante selvatiche con fiore dipendono dall’impollinazione animale, l’80% delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria richiede l’impollinazione da parte non solo di api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Si tratta di un vero e proprio esercito con oltre 20.000 specie di animali che insieme garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale. Una strage silenziosa però mette in pericolo questi insetti e la biodiversità. Molte specie impollinatrici sono a rischio a causa della distruzione degli habitat, dei cambiamenti climatici, dell’uso di pesticidi. In alcuni campioni di polline si è riscontrata la presenza di insetticidi anche vietati dalla legge, nonché fungicidi, erbicidi e diversi metalli pesanti come piombo, rame e cadmio. Ne consegue la morte per avvelenamento di api e altri insetti utili all’agricoltura. 

    “Nel mondo – sottolinea Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara – si utilizzano 4 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno: il peso di oltre 310.000 TIR a pieno carico e l’Italia è al secondo posto in Unione Europea per consumo. È a rischio la nostra stessa salute: ogni anno in tutto il mondo si registrano 385 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi e 258.000 decessi, ed è ormai assodato che anche l’esposizione cronica a basse dosi di pesticidi, attraverso alimenti, acqua e aria comporta un incremento nel rischio di patologie cronico-degenerative”.  

    Qualcosa per difendere noi stessi e il mondo nel quale viviamo possiamo farla.  

    Alcune indicazioni ci saranno offerte dall’incontro organizzato in occasione dell’inaugurazione della Mostra Impollinatori. Dopo i saluti del Prof. Luigi Capasso, direttore del Museo universitario, e di Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara, interverranno Franco Ferroni Coordinatore della Coalizione #CambiamoAgricoltura e Responsabile Agricoltura del WWF Italia; Cecilia Chiavaroli dell’Azienda Agricola Bio Chiavaroli; Francesco Zappacosta dell’Azienda Bio Zappacosta; Camillo Zulli, Direttore della Bio Cantina Orsogna; Fernando Di Fabrizio, Direttore dell’Oasi WWF e Riserva Regionale Naturale “Lago di Penne”. Coordina il convegno la Dott.ssa Irma Castelnuovo Responsabile Agricoltura per il WWF Chieti – Pescara. 

    L’incontro (aperto a tutti fino a esaurimento posti) sarà concluso con l’inaugurazione della Mostra “Bee Safe” sulla tutela degli impollinatori, e con una degustazione gratuita di vini biologici offerta dalla “Bio Cantina Orsogna”. 

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