Nella stagione 2020-2021 indossò la casacca dell’Olympia Agnonese nel campionato di serie D, girone F. Poche presenze, appena tre, nelle fila del club granata che poi lo cedette al Rieti, sempre in quarta serie. Si tratta dell’ex difensore centrale Giovanni Padovani ieri condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna, Alessandra Matteuzzi, massacrata a colpi di martellate il 23 agosto del 2022. In alto Molise, Padovani arrivò su segnalazione di Gianpiero Marini, ex centrocampista dell’Inter e campione del mondo con la nazionale italiana nel famoso mundial di Spagna 1982.
“Un ragazzo un tantino introverso che tuttavia non ha mai creato problemi di alcun genere. Arrivò a torneo in corso e fu ceduto dopo pochi mesi al Rieti, quindi non abbiamo avuto modo di conoscerlo a fondo” lo ricorda oggi l’allora presidente del club, Mario Russo.
A stabilire la condanna per Padovani la Corte d’Asisse di Bologna presieduta dal giudice Domenico Pasquariello, che ha riconosciuto tutte le aggravanti contestate dall’accusa: premeditazione, relazione affettiva, stalking e futili motivi. Alla lettura della sentenza la sorella della vittima, Stefania Matteuzzi, è scoppiata a piangere e ha abbracciato il sindaco di Bologna Matteo Lepore, costituitosi parte civile nel processo. In aula molte amiche della vittima, oltre all’imputato e alla madre. Padovani ha assistito impassibile alla lettura del verdetto.