AGNONE – Nella mattinata di venerdì 22 aprile 2016 l’Università degli Studi del Molise ha aperto ufficialmente il cosiddetto “Centro di Ricerca sulle Aree Interne e gli Appennini” facendolo inaugurare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo l’Università delle Generazioni di Agnone, ancora una volta la Regione Molise, l’Università degli Studi del Molise e tutte le altre Istituzioni che hanno voluto collocare un simile Centro a Campobasso sembra che abbiano voluto tramare contro le vere aree interne rappresentate dall’Alto Molise. Infatti, tale Centro avrebbe potuto benissimo avere sede in Agnone non soltanto per il significato che ha questa città nel contesto molisano ed appenninico, ma anche perché così veniva quasi “completato” il decentramento universitario statale dal momento che Facoltà universitarie esistono a Isernia e a Termoli e male non avrebbe certamente fatto situare tale Centro perfettamente attinente alle condizioni socio-economiche ed orografiche dell’Atene del Sannio.
L’Università delle Generazioni dal 1983 si batte perché Agnone divenga “capitale” delle aree interne. Tra tanto altro, aveva lanciato appelli a tutti i Sindacati (principalmente CGIL – CISL – UIL – UGL, ecc.) perché potessero celebrare un Primo Maggio in Alto Molise proprio per evidenziare l’allarme spopolamento della montagna (non soltanto Appennini). In occasione della visita di Papa Francesco (5 luglio 2014) aveva invitato il Presidente del Consiglio Renzi a venire in Molise proprio per incontrare il Pontefice e intervenire a favore delle aree interne. Sabato 9 e domenica 10 maggio 2014 aveva portato in Agnone e dintorni ben 14 giornalisti della Stampa Estera proprio per evidenziare le problematiche dello spopolamento e dell’abbandono delle montagne lanciando la provocazione di “Agnone città d’arte in vendita”.
Numerose altre idee-proposte potrebbero elencare non soltanto l’Università delle Generazioni per salvare dalla insignificanza e dalla morte le aree interne non soltanto molisane ma anche tante altre associazioni locali, non ultimo il “Gruppo dei Tassisti di Roma per il Territorio e per l’Ospedale Interregionale di Agnone” che tanto clamore ha suscitato con le sue recenti ed eclatanti manifestazioni proprio per la salvezza dei servizi essenziali per le popolazioni che dovrebbero essere ringraziate e sostenute poiché hanno ancora coraggio ed amore per rimanere nella propria pur difficilissima e quasi impossibile terra sannita.
Insomma, secondo l’Università delle Generazioni, il “Centro di Ricerca sulle Aree Interne e gli Appennini” va trasferito prima possibile ad Agnone, per mille e un motivo. Il Comune e la Diocesi hanno locali adeguati per ospitare e valorizzare al massimo una simile struttura universitaria che a Campobasso sarebbe una tra tante, ma in Alto Molise potrebbe incoraggiare, tra molto altro, ulteriori iniziative tese a rilanciare queste aree interne molisane e contribuire a salvare tutte le altre aree interne europee e mediterranee.