Pubblichiamo, di seguito, l’intervento del comandate provinciale dei Vigili del fuoco, ing. Luigi Giudice (primo a sinistra in foto, ndr), in occasione della celebrazione odierna di Santa Barbara.
A nome dei Vigili del Fuoco e del personale di tutte le qualifiche del Comando di Isernia, rivolgo un saluto alle autorità religiose, civili e militari, alle Associazioni e a tutti i presenti che, anche quest’anno, hanno accolto l’invito a questa cerimonia manifestando stima e affetto nei confronti del Corpo Nazionale.
Ringrazio Sua Eccellenza Monsignor Camillo Cibotti, Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, per avere celebrato presso il nostro Comando la Santa Messa in onore della nostra Santa Patrona e ringrazio tutti voi per la vostra presenza qui tra noi perché ritengo che, il dedicare questo vostro tempo a noi in questa domenica, sottraendolo magari agli affetti famigliari, rappresenti un bello e profondo segnale di coesione.
Siete qui, gentili ospiti, nella “casa” dei Vigili del Fuoco: nella sede territorialmente competente per la provincia di Isernia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Sottolineo questo perché negli ultimi periodi dell’anno, a partire dall’estate, si è molto parlato dei Vigili del Fuoco per avvenimenti che definire tragici è davvero estremamente riduttivo: il sisma dell’Italia centrale ha mietuto centinaia di vittime e non basta certo la soddisfazione di avere sottratto alla morte un numero altrettanto grande di vite umane (rammento che sono state estratte vive dalle macerie 297 persone) a lenire il nostro dolore, né quello della Nazione.
Ma questo è quello che il CNVVF fa: interviene con ogni mezzo e con ogni attrezzatura a sua disposizione in qualunque ora del giorno e della notte. E chi lo ha fatto in quel 24 agosto o nei giorni successivi, nella ripetizione avutasi degli eventi, chi è partito e chi si è adoperato, chi ancora si adopera su quei territori, si è mosso da sedi come questa: più piccole, più grandi; più o meno prestigiose; più o meno attrezzate: ma lo ha fatto sempre con lo stesso spirito ovvero di colui che nel prestare soccorso non compie semplicemente un dovere istituzionale, ma partecipa emotivamente, con quell’abnegazione che spinge a superare la fatica ed il rischio in nome della solidarietà.
Questa giornata non può che muoversi da questa riflessione ed evidenziare che il Comando di Isernia ha partecipato: inviando uomini e mezzi di varie specialità e di tutte le qualificazioni, è andato a costituire una delle 100 tessere – tante quanti sono i Comandi provinciali dei VVF in Italia – che compongono tutt’ora il mosaico di risposta emergenziale per una catastrofe che non ha paragoni.
La ricorrenza di Santa Barbara, che cade quasi allo scadere dell’anno solare, come ripeto ogni volta, rappresenta l’occasione di un bilancio: nel computo del 2016 ci sono 2700 interventi di soccorso tecnico urgente, non tenendo conto di quelli espletati fuori provincia nelle emergenze sopra descritte, per le tipologie più varie: dall’incendio alla verifica di stabilità, dalla ricerca di persona dispersa all’allagamento, dall’incidente stradale all’intervento per fuga gas.
Tanti di questi sono stati prestati in collaborazione con i rappresentanti delle istituzioni oggi presenti in questa sala e colgo, pertanto, l’occasione per ringraziare quelle stesse istituzioni, con le quali si è creata una fattiva sinergia e con le quali, all’occorrenza, ci si è supportati vicendevolmente: la Prefettura di Isernia, innanzitutto, la Questura, il Comando provinciale dei Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato in occasione degli incendi boschivi, la Guardia di Finanza ma anche il Servizio Sanitario d’urgenza 118, la Croce Rossa e le componenti del volontariato e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
Ma nell’attività compiuta nell’anno dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Isernia c’è molto di più:
c’è la prevenzione incendi con l’esame dei progetti, i sopralluoghi di collaudo, la partecipazione alle Commissioni comunali, provinciali e prefettizie;
c’è il controllo dei luoghi di lavoro essendo il CNVVF organo di vigilanza in materia di sicurezza antincendi;
c’è la formazione del personale delle aziende e quella condotta ai professionisti antincendio – ingegneri, architetti, geometri e periti industriali – con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi professionali della provincia e per la volontà dei loro encomiabili Presidenti, tra l’altro qui presenti;
e ancora:
c’è l’attività contabile che consente l’acquisizione delle risorse necessarie per il funzionamento della componente operativa e c’è la gestione amministrativa dei dipendenti;
la sorveglianza sanitaria del personale, condotta dal Servizio di Prevenzione e Protezione con il medico incaricato, e la formazione delle figure previste dalla legislazione vigente in materia di sicurezza;
c’è la sinergia con gli Enti, le Associazioni, l’Unione Industrali, l’Amministrazione Regionale, provinciale e quelle comunali: quella attivata con la città di Isernia, ad esempio, si è concretizzata con la realizzazione del percorso di guida “in fuoristrada” dove potere addestrare i nostri autisti; la collaborazione con la città di Venafro, ha portato all’avvio operativo del distaccamento volontario, primo nella Regione Molise, consentendo di incanalare e non disperdere le conoscenze possedute da tanti vigili del fuoco volontari che hanno prestato per anni servizio in forma saltuaria presso di noi;
in altre parole c’è lo sforzo quotidiano di una realtà viva, in continuo divenire e al passo con i tempi, pronta rispondere alle necessità del territorio.
Ringrazio per tutto ciò il personale dipendente: quello operativo (capi reparto, capi squadra e vigili), che supera ogni giorno le difficoltà di un organico in questo momento particolarmente ridotto e, tra loro, in particolar modo, quelli che da istruttori ne garantiscono l’adeguata formazione e il mantenimento delle qualificazioni; quello amministrativo, contabile e quello informatico che si scontra con gli stessi ostacoli di ristrettezza delle risorse; ringrazio il personale volontario e, in particolare, quelli che consentono il funzionamento del distaccamento di Venafro, dimostrando con questa loro scelta di avere a cuore la sicurezza del loro territorio; ringrazio quanti mi sostengono nel lavoro quotidiano, a partire dal sig. vice Comandante, dai funzionari tecnici e dagli ispettori; ringrazio con vera partecipazione le Organizzazioni Sindacali, che in Molise e ad Isernia in particolare, possiedono la dote rara della propositività e della mediazione, che consente di affrontare con equilibrio e moderazione ogni difficoltà possa manifestarsi: è di quest’ultimo mese un confronto serrato con le OO.SS. territoriali su temi importanti che coinvolgono direttamente l’operatività del Comando che, tuttavia, sono sicuro, grazie alla loro consolidata esperienza e alle doti succitate, potranno essere risolti a breve con la soddisfazione di tutte le parti.
Ringrazio il personale in quiescenza dell’Associazione Nazionale sul quale contiamo per i progetti di diffusione della cultura della sicurezza nelle scuole e nelle abitazioni e ringrazio, non ultime, le maestranze delle ditte appaltatrici che prestano quotidianamente servizio presso le nostre sedi garantendone la funzionalità ed il decoro.
Seppur non presente quest’oggi, un saluto particolare va doverosamente indirizzato al direttore Regionale ing. Antonio BARONE, collocato in quiescenza appena dal primo dicembre scorso, per la positiva energia che ha profuso fino all’ultimo giorno del suo incarico in Molise e per l’entusiasmo che ci ha saputo infondere in maniera veramente contagiosa. Grazie direttore.
Tutto questo per dire, gentili ospiti, che il CNVVF, seppure amato e apprezzato quanto nessun altro, è molto più di quanto la maggior parte degli stessi suoi estimatori immaginino: è una delle principali società d’ingegneria d’Italia perché il suo management è fatto di ingegneri e architetti; costituisce l’elemento fondamentale del Servizio di Protezione Civile Nazionale e, in materia di Difesa Civile, fronteggia i rischi derivanti dall’uso di armi non convenzionali; è capace di intervenire sui dissesti statici dei fabbricati come sulle problematiche derivanti dall’uso civile dell’energia nucleare; fronteggia il rischio chimico delle attività SEVESO”, estrica le vittime dalle macerie e realizza opere provvisionali di elevata complessità a protezione degli edifici danneggiati anche di quelli di particolare valore storico- artistico; partecipa, per gli aspetti connessi con la prevenzione incendi, all’attività di produzione normativa nell’ambito dell’Unione europea e delle organizzazioni internazionali.
Quindi, andando via, lasciando la nostra sede dopo questa breve e semplice cerimonia, guardate bene attorno a voi, alla nostra caserma, guardate bene i nostri automezzi e le nostre attrezzature, visitate pure la nostra sala operativa; osservate bene questi uomini e queste donne, fedeli servitori dello Stato; osservate bene e liberamente anche quelle che possono essere le nostre manchevolezze, ma, allo stesso tempo, rientrate pure rassicurati alle vostre case perché nel momento del bisogno noi ci saremo, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ci sarà, accanto a voi e alle vostre famiglie, sempre e comunque, in ogni occasione.
Chiudo qui, con queste considerazioni. Rinnovo a tutti i presenti l’augurio che la nostra protettrice Santa Barbara apporti, a tutti noi e alle nostre famiglie, la felicità che ci auspichiamo di ottenere e la serenità che meritiamo.
Viva Santa Barbara, viva i Vigili del Fuoco.