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  • Aggregazione territoriale, Delli Quadri: «Peccato manchi l’Alto Sangro»

    Aggregazione territoriale Alto e Medio Sannio, Delli Quadri commenta: «Finalmente , ma peccato manchi ancora l’Alto Sangro».

    Riceviamo da Enzo Delli Quadri e volentieri pubblichiamo.

    Ho avuto modo di leggere, con piacere, il Comunicato emesso ieri dal Comune di Agnone e che riporto più avanti.

    Con esso, in sintesi, si prende atto del fatto che la strada per il futuro è l’aggregazione territoriale dei comuni dell’Alto e Medio Sannio, identificabile meglio come il Territorio della Diocesi di Trivento. Non si esclude che il processo di aggregazione intercomunale riguardi anche i comuni dell’Alto Sangro. Ci si ritroverà a Trivento martedì 15 Aprile, per l’avvio del processo aggregativo. Insomma si dice, finalmente e a chiare lettere, una cosa ovvia ma tanto difficile da raggiungere, quale “o si vivrà insieme o, divisi, si morirà”.

    Finalmente

    Finalmente un’ azione concreta per uscire dall’isolamento cui le politiche regionali e provinciali del Molise hanno costretto le aree interne e l’Alto Molise, in particolare. Non si può che essere soddisfatti e speranzosi.

    L’operazione, comunque, solleva dei dubbi che, in un’ottica di contribuzione alla trasparenza del processo intrapreso, non possono essere taciuti.

    Preoccupa, in primis, il fatto che i Comuni dell’Alto Sangro non siano chiamati, da subito, all’apertura del processo; ci si limita, invece, ad auspicare il loro ingresso, nel processo stesso, solo in una fase successiva, mettendo, così, a serio rischio la possibilità di un’aggregazione compiuta, significativa e tale da consentire la ricostituzione, in toto, dell’antico Altosannio e tale da condurre, concretamente, l’Alto Molise e l’Alto Vastese fuori dall’attuale isolamento. L’operazione, senza un coinvolgimento immediato dell’Alto Sangro rischia, insomma, di apparire troppo molisana e poco abruzzese, cosa che creerebbe un handicap non da poco. Non vorrei che nell’attuale caotico rimescolamento della Governance Territoriale, l’Alto Molise e l’Alto Vastese si trovassero a essere trascinate verso Termoli o Campobasso, piuttosto che verso il Parco Nazionale d’Abruzzo, della Majella, i poli industriali abruzzesi e la iperattiva città di Pescara.

    La preoccupazione aumenta se si considera che le attuali Amministrazioni, che si sono poste in testa a questo processo di aggregazione, piuttosto che puntare prioritariamente su progetti di viabilità soddisfacente per collegare la valle del Trigno alla Valle del Sangro, sembra vogliano confermare l’appoggio alla costruzione, in via prioritaria, della Fresilia, strada che porta solo verso Campobasso e che isolerebbe ancor di più l’Alto Molise e l’Alto Vastese dal resto dell’Altosannio. La qual cosa confermerebbe il carattere di molisanità dell’operazione.

    S’usa dire che due indizi fanno una prova, ma voglio essere ottimista e mi rimetto alla capacità degli amministratori dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese, di saper individuare i trabocchetti ed evitare che una operazione di grosso spessore diventi, invece, di piccolo cabotaggio.

    Sarà necessariamente importante una politica aggregativa trasparente e lungimirante, senza furbizie particolari.

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