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  • Caccia: oggi la preapertura, ma lo “sciopero dei cinghialai” va avanti a oltranza

    Caccia in Abruzzo: oggi la preapertura, ma lo “sciopero dei cinghialai” va avanti a oltranza.

    Intanto l’assessore regionale Pepe chiede lumi al Ministero su come contenere i cinghiali.

    Preceduta dalle solite polemiche e dai consueti ritardi nell’emanazione del calendario venatorio, parte oggi, in Abruzzo, la caccia. caccia

    Si tratta in realtà di una preapertura, una sciocchezza inventata non si capisce bene da chi e perché. In pratica la stagione venatoria, calendario alla mano, apre ufficialmente il 3 ottobre, ma qualche super tecnico strapagato con denaro pubblico ha partorito da qualche anno le pre-aperture, una sorta di assaggio.

    E così oggi e i prossimi 5 e 6 settembre i cacciatori potranno uscire con il fucile ad anima liscia, stando attenti a prelevare esclusivamente le tortore, la cornacchia grigia, la gazza e la ghiandaia. Se, durante il prescritto appostamento temporaneo, passa una lepre, un cinghiale, una starna o magari un fagiano il cacciatore non può e non deve sparare, perché sarebbe bracconaggio. Lo sanno tutti, anche i bambini, ma si fa finta di niente e ogni anno queste giornate di pre-apertura si trasformano in una mattanza di animali magari immessi solo poche settimane prima. Abbattimenti che con la caccia hanno davvero poco a che vedere. Perché, diciamolo a chiare lettere e senza ipocrisie, la propensione al bracconaggio è abbastanza elevata e forse anche istintiva se si vuole. cacciatrice s

    Ma ciò che tiene banco, in questi giorni, è la questione “sciopero dei cacciatori“, più precisamente dei cinghialai. La caccia al cinghiale prevede la composizione di squadre, ma per protesta contro un regolamento capestro i capi squadra dell’Atc Vastese quest’anno hanno deciso di non iscrivere le proprie squadre. I termini sono già scaduti, nessuna squadra iscritta.

    Risultato: i cinghiali stanno festeggiando con pinte di Guinness e goliardiche gare di rutti perché nessuno, quest’anno, li prenderà a fucilate.  Anche se non è proprio così…caccia apertura

    Senza squadre iscritte, infatti, calendario alla mano, dalla semplice lettura dell’articolo 4, ne deriva che l’unica modalità permessa di prelievo del cinghiale è quella della caccia di selezione. Solo i selecontrollori, dunque, potranno sparare ai cinghiali, precisamente nel rispetto delle seguenti tempistiche: dal 2 al 30 settembre 2015 e dal 15 aprile al 3 settembre 2016 maschi e femmine ad eccezione delle femmine adulte; dal primo ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 maschi e femmine di tutte le classi.

    Ovviamente i selecontrollori, che sono pochi, non riusciranno nemmeno lontanamente ad avvicinarsi al numero di abbattimenti solitamente fatto registrare dalle squadre di cinghialai. Sempre ammesso che i selecontrollori non aderiscano, per solidarietà tra colleghi, allo sciopero dei cinghialai.

    E così il numero di cinghiali, durante questo autunno, non calerà se non di poche decine nel territorio del Vastese. dino pepe

    Intanto pare che in Regione qualcuno si sia destato dal lungo pisolino. Dagli uffici del Palazzo, infatti, informano che l’assessore all’Agricoltura e alla Caccia, Dino Pepe (nella foto qui a sinistra, ndr), con una nota ufficiale, ha richiesto al Ministro delle Politiche Agricole Murizio Martina, l’attivazione di un tavolo tecnico per la revisione degli strumenti normativi attualmente vigenti in materia di gestione degli ungulati selvatici con particolare riguardo ai cinghiali.

    Per la serie, ditemi che cazzo devo fare perché non ci capisco più nulla.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

     

     

     

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