(ANSA) – CAMPOBASSO, 13 MAG – Cedolini vecchi e cedolini nuovi, accuse di sprechi, meriti di tagli e minacce di querele: scontro ad altissima tensione sui costi della politica a tarda notte ieri sera in Consiglio regionale tra il governatore Paolo di Laura Frattura e il suo predecessore Michele Iorio.
Ad innescare la miccia le polemiche sollevate dall’ex presidente di centrodestra sulle modalità e i tempi con cui la maggioranza di centrosinistra ha portato in aula ieri, come ultimo punto di lavori, la proposta di iniziativa popolare (circa 6 mila, le firme raccolte) sul dimezzamento delle indennità: “Avete fatto una campagna elettorale su questo tema e ora ci proponete una discussione di soppiatto. Io sono sempre stato responsabile rispetto alle cose dette: noi abbiamo eliminato il vitalizio e ridotto il numero dei consiglieri regionali. La vostra scelta, invece, di attaccare il ‘demonio’ che per dodici anni ha governato questa regione è già ben ripagata dall’opinione pubblica, vedremo se avrete di nuovo la fiducia dai molisani” ha accusato Iorio annunciando anche per questo il suo voto favorevole al testo (il disegno di legge è stato poi bocciato dall’aula).
Per Frattura contestazioni evidentemente inaccettabili: “Invito il consigliere Iorio a confrontare i suoi cedolini da presidente della giunta regionale fino a febbraio 2013 con i cedolini erogati da agosto 2013, così da dimostrare ai cittadini molisani tutti come effettivamente stanno le cose in merito alla riduzione delle indennità e dei rimborsi riconosciuti. Penso sia sufficiente questo per rispondere in merito alle dichiarazioni di Iorio sulla nostra campagna elettorale”.
E ancora: “Forse ci sarebbe voluto al posto mio un altro presidente che, invece di provare a ricostruire, dati alla mano, avesse dedicato il tempo a denunciare quello che ha trovato. Cosa che invece non abbiamo fatto, né qui, né nelle sedi appropriate”. “Potrei ricordarle – ha detto Frattura sempre rivolto a Iorio – le missioni e le spese sostenute nelle trasferte dal suo governo a Roma, in occasione delle riunioni del giovedì in Conferenza delle Regioni, e scadremmo pesantemente”. Da qui la replica sul tema del consenso tra i cittadini (“Non c’è stata una scadenza elettorale, da quando siamo al governo, che ha visto questa maggioranza perdere alle urne”) e un invito ad “alzare il livello: confrontiamoci dunque sulle indennità, ma non scadiamo nel qualunquismo. Sono convinto che possiamo lavorare seriamente anche sul tema dei nostri compensi e invito tutto il Consiglio a ragionare su una ridefinizione dei costi della politica”.
Così sott’accusa Iorio ha voluto controreplicare: “Lei è tenuto a fare le denunce che vuole fare, anche sulle spese sostenute a Roma. Anzi, la invito a procedere altrimenti sarò io a denunciarla per diffamazione”.
Chiude Frattura: “Penso di aver colto nel segno, sarà mia cura comunicare ai cittadini molisani la differenza di quanto questa regione spende oggi per le missioni e di quanto questa regione spendeva nella legislatura precedente. Non ho bisogno di andare in altre sedi”.
Il Consiglio regionale ha bocciato una proposta di legge di iniziativa popolare sui costi della politica. La proposta, arrivata a Palazzo Moffa con le firme di seimila cittadini, raccolte dal comitato degli ‘Indignati’, prevedeva il dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali. La maggioranza ha rivendicato di aver già effettuato tagli alle indennità: hanno votato contro i consiglieri del centrosinistra e due esponenti dell’opposizione, a favore invece il centrodestra e il M5S.
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