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  • 160° dalla proclamazione dell’Unità d’Italia, Pucciarelli: «Stesso spirito di sacrificio di allora per superare l’emergenza sanitaria»

    17 marzo 1861: a 160° dalla Proclamazione dell’Unità d’Italia che celebra la nascita dello Stato Italiano, oggi come allora l’Arma dei Carabinieri e le Foreze armate rinnovano il loro giuramento per garantire la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni.

    «Celebriamo oggi, a 160 anni dall’Unità d’Italia, le nostre radici e, con esse, quei valori di coesione nazionale, di libertà, di democrazia che costituiscono energie vitali permanenti per la società e per il Paese.
    Cerimonie come quella odierna hanno il merito di tramandare i valori ed i principi che hanno guidato gli italiani nella fase della costituzione della nostra Patria e di rinnovare gli ideali tipici del Risorgimento» ha detto il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, intervenendo a Genova alla cerimonia del 160° Anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.

    «L’evento che stiamo celebrando rappresenta, quindi, una iniezione di fiducia per l’intero Paese che oggi è chiamato ad affrontare questa emergenza sanitaria, la quale, senza lo stesso impegno e lo stesso spirito di sacrificio di allora, sarebbe difficile superare. Ma oggi celebriamo anche la nostra sacra e amata Bandiera, il Tricolore. Con questa solenne cerimonia vogliamo ricordare quei valori per cui tanti Patrioti morirono nel lento processo di unificazione ed indipendenza della nostra Nazione. A loro, come a tutti i Caduti di ieri e di oggi che si sono sacrificati per il bene comune durante lo svolgimento del proprio servizio alla Nazione, va il nostro pensiero e tutta la nostra riconoscenza. Tutti noi abbiamo il dovere, nei confronti dei nostri caduti, di mantenere alto l’onore di questo Paese, difenderne il prestigio nei consessi internazionali e di essere protagonisti responsabili della Storia. Un dovere che devono sentire tutti gli Italiani e in misura maggiore i servitori dello Stato. A loro guardano tutti i cittadini che dagli uomini di Stato si aspettano: rettitudine, capacità decisionali, assunzione di responsabilità e iniziative, tali da poter far assumere alla nostra Nazione il ruolo che merita in ambito internazionale. Quelle stesse qualità e gli stessi valori che le Istituzioni e quanti appartengono alle Forze Armate stanno, in questi mesi, mettendo in campo per aiutare i cittadini ad uscire quanto prima da questa pandemia» ha concluso Pucciarelli.

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