ROMA. A poche settimane dall’anniversario (19 marzo 1995, ndr) della visita di Papa Giovanni Paolo II in alto Molise, con il convegno-evento che si sarebbe dovuto tenere nella fonderia Pontificia Marinelli, ma di fatto rimandato a data da destinarsi, causa l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, il cardinal Ennio Antonelli, impugna carta e penna e scrive una lettera al vescovo di Trivento, Claudio Palumbo.
“Carissimo fratello Vescovo, partecipo spiritualmente alla celebrazione del 25° anniversario della visita che il santo papa Giovanni Paolo II fece ad Agnone e alla Fonderia di Campane Marinelli il 19 marzo 1995, solennità di San Giuseppe.
Ho conosciuto la famiglia Marinelli quando ero presidente del dicastero della Santa Sede competente per la pastorale familiare. Ricevetti in dono una artistica campana, da portare a Città del Messico, in occasione del VI Incontro Mondiale delle Famiglie nel 2009.
Ufficialmente, davanti a una grande folla, la consegnai alla basilica di Nostra Signora di Guadalupe, come offerta delle famiglie alla Madonna e come omaggio della bottega artigiana a conduzione familiare più antica del mondo. L’applauso fu immediato, caloroso e prolungato.
A ricordo di quell’evento non si poteva lasciare un segno più eloquente e ricco di significato. Le campane esprimono la dignità del lavoro, l’abilità tecnica e la sensibilità artistica di chi le costruisce. Evocano la parola di Dio che chiama i credenti a riunirsi in assemblea e tutti gli uomini di buona volontà a coltivare atteggiamenti di fraternità e di pace. Fanno risuonare nello spazio pubblico la fede della Chiesa, unanime nel lodare il suo Signore. Creano un clima lieto ed emozionante di festa. A riguardo rimane indimenticabile nel mio cuore un’esperienza, che da giovane ho fatto a Venezia nel giorno dell’Ascensione, celebrato in quella città in modo particolarmente solenne per antica tradizione.
Passeggiavo di buon’ora con un amico lungo il Canal Grande nella silenziosa quiete del mattino, quando all’improvviso ecco effondersi nell’aria serena il suono potente delle campane di San Marco e subito, in rapido crescendo, da ogni parte della città, gli facevano eco le voci di molti altri campanili, componendo un grandioso concerto, immenso e armonioso. Fui inondato di meraviglia e di commozione. L’incontro, mezzo secolo più tardi, con la Fonderia Marinelli, ha destato in me immediata simpatia, che presto è diventata amicizia e alto apprezzamento.
Ben meritata mi appare la visita compiuta nel 1995 da San Giovanni Paolo II, per portare la sua benedizione, e molto opportuna oggi considero la celebrazione di questo 25° anniversario.
Mi unisco a lei, Eccellenza, e a tutti i partecipanti nell’invocare ancora la benedizione del Signore, per intercessione di San Giuseppe, protettore degli artigiani e di tutti i lavoratori, e per intercessione del santo papa che con la sua visita ha onorato Agnone e la storica Fonderia Marinelli”.