Dopo le esternazioni fatte dal consigliere Andrea Di Lucente durante l’ultimo consiglio regionale sarebbe bello e opportuno conoscere il suo impegno, naturalmente corredato da fatti e documenti, messo in campo per la salvaguardia dell’ospedale di Agnone. Seppur lo sforzo di trovare qualcosa riconducibile a Di Lucente è stato sovrumano, le tracce emerse da parte dell’ex sindaco di Vastogirardi a difesa del ‘Caracciolo’, restano a dir poco imbarazzanti se non scadenti. In molti, infatti, ricordano l’infelice uscita sulla trasformazione dell’ospedale di area disagiata in una clinica geriatrica priva di Pronto soccorso e magari anche senza ambulanza. Dichiarazione strampalata che conferma quanto espresso dallo stesso Di Lucente durante l’ultima assise regionale, ovvero di non capire un emerito tubo di sanità. E allora, senza farla troppo lunga, il consiglio che sentiamo di dare a colui che per sua ammissione vive a Cassino, dunque fuori regione, è quello di restare in rigoroso silenzio quando parla di sanità o del presidio che sarebbe tenuto a difendere con le unghie e con i denti.
Al suo posto, piaccia a o meno, c’è Andrea Greco, il quale continua la battaglia in favore della sanità pubblica e, dunque anche per l’ospedale agnonese. Va ricordato che Greco nel frattempo si è tagliato lo stipendio, ha contribuito ad acquistare due ventilatori polmonari, e, particolare da non dimenticare, non va in giro per l’Europa a mangiare pesce crudo o dormire a centinaia di euro. Di Lucente queste cose le sa, ma fa finta di niente. Peggio per lui. Inoltre, rimarchiamo come il consigliere del MoVimento 5 Stelle, che non ha bisogno di avvocati d’ufficio, in un momento di emergenza e con un ospedale distrutto da una classe politica inetta, ha trovato il tempo e modo di contattare tre professionisti i quali hanno dato la loro disponibilità ad aiutare la causa.
Di Lucente la chiama propaganda elettorale evitando di dire – circostanza grave ma che sa perfettamente – che al Caracciolo i medici non vogliono venire (copyright Gennaro Sosto), e quindi, se qualcuno ne trova tre in un colpo solo, viene tacciato di procacciarsi voti per le prossime elezioni. Pazienza, perché in tempo di Pasqua c’è bisogno di perdono, in particolare, verso coloro che per loro ammissione non sanno quello che dicono. Di Lucente, siamo sicuri che gli agnonesi e i residenti dell’alto Molise ti perdonano e alle prossime regionali sapranno ripagarti con la stessa moneta con la quale li stai trattando. Puoi starne certo. (foto Di Lucente tratta dal suo profilo fb)
Maurizio d’Ottavio