TERMOLI – Pensavano di sfuggire ai controlli serrati che le Fiamme Gialle stanno eseguendo in questi giorni di emergenza epidemiologica, quattro pescatori dilettanti che si erano portati sul molo esterno del lato sud del porticciolo di Campomarino.
Da lì sarebbe stato difficili vederli da terra, ma non avevano fatto il conto con le unità navali della Guardia di Finanza di Termoli che, nell’ambito del
dispositivo di controllo del territorio coordinato dalla Prefettura di Campobasso, operano incessantemente lungo il litorale molisano.
ll loro avvistamento è stato quindi segnalato alla Sala Operativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso che ha così inviato sul
posto una pattuglia di finanzieri della Compagnia di Termoli. Certo sostenere che la pesca rientra tra i bisogni alimentari che quindi legittimano l’uscita fuori casa appare una motivazione romantica.
Ma, le Fiamme Gialle hanno proceduto ad elevare le relative contestazioni ai quattro soggetti, tutti residenti in Campomarino; la sanzione appare importante: 534 euro circa a testa con l’aggravante dell’utilizzo delle proprie autovetture, pur con la possibilità di avere una riduzione in caso di pagamento entro trenta giorni.
Dall’inizio dell’emergenza, sono oltre 2.400 le persone controllate dalla Guardia di Finanza della provincia, attraverso i Reparti di Campobasso,
Termoli e Larino e, tra le oltre 30 violazioni sin qui contestate, alcune all’epoca anche con risvolti penali, anche due diportisti che veleggiavano nelle acque molisane. Furono proprio gli uomini e le donne della Stazione Navale delle Fiamme Gialle di Termoli ad intercettarli in mare e controllarli.
Va ricordato come le misure restrittive adottate per il contenimento dell’epidemia siano state prorogate dal Governo fino al prossimo 13 Aprile e la
Guardia di Finanza, in stretta sinergia con le altre Forze di Polizia del territorio, rafforzerà giorno e notte il proprio impegno per contrastare le violazioni ovvero le manovre speculative o truffaldine tese ad approfittare di questo momento di estrema difficoltà per tutti i cittadini.
Sul molo a pesca nonostante i divieti: «Ci serve pesce per mangiare», ma la Finanza non abbocca
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