«Il concorso operativo fornito dalle Forze Armate dall’inizio dell’emergenza, in termini di personale impiegato, ammonta a circa 24.500 unità ed ha interessato 17 regioni e 53 province» ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi intervenendo oggi in Commissione Difesa nel corso del Question Time rispondendo all’onorevole Pretto della Lega Nord, su questioni attinenti al Ministero della Difesa, collegate alla crisi sanitaria del COVID-19.
«La Difesa ha messo in campo 2.378 mezzi (comprensivi di mezzi generici, ambulanze, bus), 313 assetti (elicotteri, velivoli, autocarri) per trasporti in biocontenimento ed interregionali di materiale sanitario. Sono state rese disponibili 111 infrastrutture delle Forze armate che offrono la possibilità di utilizzare circa 6mila posti letto e circa 3mila camere. Sono state effettuate più di 50 missioni di volo, finalizzate al trasporto di materiale sanitario, di pazienti in biocontenimento e team sanitari. In totale, a stamattina, le squadre di personale sanitario in supporto a strutture militari e civili ammonta a n. 126 medici e n. 167 infermieri, con team sanitari militari operanti in 3 ospedali da campo a Piacenza, Crema (CR) e Jesi (AN), che si affiancano al Policlinico militare del Celio e ai Centri ospedalieri militari di Milano e Taranto. Nelle zone particolarmente impegnate sul fronte emergenziale, il personale militare sanitario di supporto a strutture sanitarie civili è stato il seguente: Lodi n. 35 unità, Macerata n. 6 unità, Brescia n. 12 unità, Bergamo n. 51 unità, Padova n. 5 unità, Enna n. 18 unità, Piacenza n. 29 unità, Milano n. 7 unità, Roma n. 21 unità, Novara n. 8 unità, Cuneo n. 25 unità, Sassari n. 14 unità, Jesi n. 22 unità e ASL Piemonte n.21. Desidero ricordare – ha proseguito Calvisi – che la Difesa ha, inoltre, indetto una procedura di assunzione straordinaria per chiamata diretta per arruolare 120 ufficiali medici e 200 sottufficiali infermieri».