AGNONE – Una sorta di scaricabarile o, visto il periodo, un lavarsene le mani. Una sorta di duello a distanza quello inscenato tra la commissario Giuseppina Ferri e il dg di Asrem Oreste Florenzano. Torna a far discutere la richiesta di liberatoria inviata dall’Asrem, nei giorni scorsi, ai famigliari degli anziani trasferiti d’urgenza e in massa dalla casa di riposo di Agnone verso una struttura attrezzata di Venafro. Il commissario straordinario di Agnone, Ferri, venuta a conoscenza della richiesta di liberatoria, ha inviato una nota contenente delle «precisazioni» alle famiglie degli anziani interessati.
«Il commissario straordinario ha emanato una sola ordinanza. – si legge nel documento, messo a nostra disposizione dalle famiglie degli anziani “deportati” nottetempo – Quel provvedimento era rivolto non all’Asrem, – come invece sembra aver sostenuto il direttore Florenzano – bensì al legale rappresentante della casa di riposo affinché si attivasse immediatamente presso il personale dipendente, operatori sanitari ed altro, perché riprendessero immediatamente la loro attività presso la casa di riposo, in modo da assicurare ai soggetti ricoverati la dovuta e necessaria assistenza sanitaria e materiale: vitto, pulizie e quant’altro. Successivamente – aggiunge la commissario Ferri – in relazione all’emergenza Covid19 venutasi a creare nel territorio del Comune di Agnone, considerate le oggettive difficoltà di gestione, da parte della società, della struttura per anziani, difficoltà ben esposte e documentate, e dato che la quasi totalità del personale impiegato, anch’esso positivo al Covid19, risultava impossibilitato a svolgere il proprio lavoro, si è meramente richiesto alla Regione Molise, per il tramite dell’Asrem, di intraprendere, con la massima urgenza, opportune azioni, idonee a garantire gli adeguati livelli di assistenza socio-sanitaria agli ospiti». Il primo documento, l’ordinanza indirizzata ai gestori della casa di riposo, porta la data del 4 aprile; il secondo, la richiesta fatta a Regione e Asrem, la data del 6, giorno stesso dell’avvenuta evacuazione della struttura. Così la commissario Ferri sembra smentire parzialmente quanto dichiarato dal dg di Asrem Florenzano, il quale aveva dichiarato alla stampa che le autorità locali, quindi anche la vice prefetto, erano a conoscenza della situazione della casa di riposo da giorni. «Tanto, evidentemente, nei limiti della propria competenza, per la salvaguardia, nella immediatezza, della salute degli anziani e fragili pazienti contagiati, esposti ad un rischio anche incombente di peggioramento delle condizioni di salute, nonché dei terzi entrati in contatto con loro. – continua Giuseppina Ferri nella nota indirizzata ai parenti degli anziani – Dunque, – e veniamo al punto cardine del discorso – non il Comune, bensì la Regione e l’Asrem hanno deciso lo spostamento degli ospiti e hanno definito la loro destinazione presso una struttura da essi prescelta, le modalità del trasferimento e la tempistica dello stesso». Insomma, l’evacuazione è stata disposta ed eseguita dall’Asrem, senza alcun coinvolgimento del Comune e della commissaria. Questo il succo della questione. La lettera di precisazioni della Ferri è stata inviata, per opportuna conoscenza, anche alla Procura della Repubblica di Isernia.