Pubblichiamo, di seguito, una nota di Andrea Di Paolo, noto sindacalista, in vista delle amministrative nel Comune di Agnone.
«Le strade facili non mi piacciono, come le cose scontate, anzi preferisco quello che sembrerebbe impossibile. Le voci sulla mia candidatura come capolista (candidato sindaco, ndr) al Comune di Agnone possono essere sicuramente veritiere se parte della comunità lo vuole. Riempire una lista di dodici nomi tanto per farla non appartiene al mio modo di interpretare il bene comune, oppure spartire caselle con partiti di burocrati ai fini di governare una comunità e usarla per fini personali o per conto di gruppi e gruppetti di amici della finanza o del potente di turno.
Il cambiamento parte dalla nascita, dalla base; la lista si fa se il sale di una comunità si espone. Mi riferisco ai giovani, alle associazioni, ai movimenti, agli artisti, ai lavoratori, ai pendolari, ai commercianti e ai seri professionisti, a coloro che non vogliono delegare, ma fare in prima persona. Non bisogna accontentarsi di un candidato sindaco istituzionale per il grado che occupa nella società. Il primo cittadino deve essere semplicemente e con capacità il portavoce delle esigenze e dello sviluppo di una comunità che difenda a denti stretti i diritti di tutti e non si pieghi come un ramoscello al volere di altri. Deve ascoltare le persone, essere solidale e soprattutto rispettare la storia e i sacrifici che sono già passati. Con questa ricetta forse anche un operaio potrebbe fare il sindaco».