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  • Ponte Sente, spuntano altri fondi di cui si è persa traccia

    La vicenda tragicomica del ponte Sente, chiuso da quasi due anni, torna alla ribalta. Grazie alle dichiarazioni del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, che ha avuto, nei giorni scorsi, un confronto a distanza con il portavoce del Movimento per la difesa delle zone interne, il professor Domenicangelo Litterio. Quest’ultimo, in qualità di intervistatore, ha chiesto al sindaco Paglione qualche informazione circa l’iter di ripristino della viabilità sul ponte Sente, lamentando che «nessun politico o sindaco di zona si interessi più della vicenda».


    «Raccolgo volentieri questa lamentela, legittima, da parte delle popolazioni a cavallo tra le due regioni di Abruzzo e Molise. – ha risposto Paglione – Il ponte Sente ci ha rimesso insieme, di fatto, come comunità abruzzese e molisana. Siccome ho qualche anno, voglio ricordare che nel 2004, quando ero consigliere alla Provincia di Isernia, sono stato il primo a presentare una interrogazione sulla fragilità dell’ormai famoso terzo pilone oggetto di rotazione. Fui tacciato all’epoca, dall’allora presidente Raffaele Mauro, di fare dell’allarmismo.

    A distanza di qualche anno abbiamo assistito alle immagini della chiusura di quel ponte. Lo scorso anno, noi sindaci dell’Alto Molise, avevamo avuto dei fondi dalla Regione Molise per la viabilità. Circa due milioni e mezzo di euro; di questa dotazione finanziaria iniziale, su proposta di noi sindaci, quasi la metà fu destinata al ponte Sente. Avremmo potuto mantenere il nostro egoismo campanilistico, chiedendo che quei soldi ci fossero assegnati nella totalità, a ciascun Comune, in modo da ripristinare, ad esempio nel caso di Capracotta, la strada verso Staffoli e verso Agnone. Invece ci siamo ridotti, proporzionalmente, quella dotazione finanziaria in modo tale da destinare risorse al viadotto tra Abruzzo e Molise. Il sindaco di Capracotta è e sarà in prima linea per la battaglia del ponte Sente, lo voglio dire chiaramente, ma comunque sono certo che sarà l’ospedale di Agnone a rappresentare il volano di tutto per l’Alto Molise. Ora quindi bisogna difendere con le unghie e con i denti la ripartenza dell’ospedale di Agnone. Sarà il “Caracciolo”, quando tornerà a riprendersi la dignità di ospedale, sia pure di area disagiata, a fare tutto il resto, di questo sono convinto».

    Come dire: con un ospedale pienamente funzionante, che attirerà un volume di utenza dall’Abruzzo, anche la “pratica” del ponte Sente dovrà sbloccarsi e andare avanti più speditamente. Questa la tesi del sindaco. Che fine abbiano fatto quei fondi Paglione non lo ha spiegato, perché evidentemente non lo sa. L’unica cosa certa è che il ponte resta chiuso e che in questi giorni si stanno eseguendo dei lavori di posa dell’asfalto su altri tratti dell’ex Istonia, la “mulattiera” tra Agnone e Castiglione Messer Marino.

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