Un ulteriore sollecito per chiarimenti sull’attività venatoria in “zona arancione” è stata inviata dalla Libera Caccia Abruzzo, nella persona del presidente regionale Antonio Campitelli, all’attenzione dell’assessore alla Caccia, Emanuele Imprudente, e degli uffici preposti.
Di seguito il testo della nota firmata da Campitelli:
«Spettabile Assessore, gentilissimi responsabili dell’ufficio caccia regionale, nonostante le nostre precedenti note del 09 novembre, del 17 novembre e il sollecito inviato il 28 novembre u.s., continuiamo ad attendere invano eventuali Vostri riscontri. Ad oggi, continua ad essere nostra premura conoscere ciò che i nostri associati, e più in generale
tutti i cacciatori abruzzesi, potranno fare una volta tornati in “zona arancione”.
Ed è quindi nell’ottica della fattiva collaborazione che ci permettiamo di farVi presente la soluzione dottata dalla Regione Toscana, che, con Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n° 117 del 5 dicembre 2020, chiarisce in merito alla possibilità di spostamenti previsti dal DPCM del 3 dicembre u.s., che l’attività venatoria rientra tra lo “stato di necessità per conseguire l’equilibrio faunistico venatorio”, e che quindi, al punto 14 della suddetta ordinanza vengono contemplate le possibilità di spostamento per poterla svolgere.
Elenchiamo qui di seguito le modalità contemplate nell’ordinanza della Regione Toscana.
- Nel comune di residenza, domicilio o abitazione;
- Nell’ATC di residenza venatoria;
- Nelle Aziende Faunistico Venatorie , Agrituristico Venatorie e nelle aree per l’addestramento e l’allenamento dei cani anche situate in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione;
- Nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche situati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione;
- Negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione, anche situati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, ai soli titolari dei medesimi; in presenza di appostamenti complementari, a non più di 1 frequentatore per struttura complementare.
Vi preghiamo quindi, di voler tenere in debita considerazione la linea adottata dalla Regione Toscana.
Inoltre, cogliamo l’occasione per ribadire la nostra proposta di recupero delle giornate di attività venatoria, nel mese di gennaio, così come abbiamo esposto nella nostra nota del 17 novembre u.s..
Auspichiamo, almeno questa volta, una Vostra risposta. Come si converrebbe in virtù del rapporto fiduciario e di lealtà ed educazione, tra le istituzioni e i cittadini, ed ancor di più verso le rappresentanze di categoria».