Sarà presentato oggi pomeriggio, presso il Centro Polifunzionale di Colle San Giovanni a Trivento, lo studio della Caritas sullo spopolamento. Prenderanno parte all’evento anche il governatore del Molise, Frattura, e quello dell’Abruzzo, D’Alfonso.
Approfittando della presenza dei due governatori a Trivento, don Francesco Martino, cappellano dell’ospedale “Caracciolo” e direttore degli uffici della curia che si occupano di sanità, irrompe nel dibattito con una lettera aperta dai toni decisi.
«Approfittando della vostra presenza, rivolgo a voi, in merito alla parte relativa alla Sanità, le seguenti sollecitazioni attraverso questa Lettera Aperta.
La situazione dei servizi sanitari è fondamentale per la sopravvivenza di quest’Area Disagiata, come lo studio, correttamente, evidenzia, sottolineandone le criticità in essere, che potrebbero, se l’evoluzione fosse quella descritta al momento di andare in stampa, determinare il collasso decisivo dell’Area.
In questo momento particolare, va giudicato con moderato ottimismo l’ultimo schema di Atto Aziendale dell’ASREM (P.D.G. n. 136 del 3 dicembre 2014, allegato 1, PROPOSTA DI ATTO AZIENDALE), in cui, almeno per l’Ospedale di Agnone, finalmente ci si attiene al DCA 8/2013 considerandolo PRESIDIO OSPEDALIERO DI AREA PARTICOLARMENTE DISAGIATA con unica Unità Operativa Complessa, e chiarendo che il l’Ospedale di Comunità è un’aggiunta ad esso. Adesso, ci si augura
che si riempia con i contenuti relativi l’architettura disegnata, che prevede già Medicina Generale, Chirurgia in Day e Week Surgery, Pronto Soccorso, Lungodegenza e Riabilitazione, considerando il fatto che la tranquillità di questi ultimi mesi ha visto un’ottima attività chirurgica in day surgery e in laparoscopia, oltre ad una buona
risposta generale per Medicina interna e lungodegenza con tutte le prestazioni affini, che hanno visto un significativo ritorno di utenza locale e dell’Alto Vastese, oltre che dell’Area del Triventino, soddisfacendo parecchi bisogni sanitari reali delle nostre popolazioni diocesane.
Si lamenta, invece, la mancata stipula, nonostante tutti i ripetuti annunci, dell’Accordo di Confine tra le Regioni Abruzzo e Molise, molto spesso annunciato, voluto e auspicato dalle SS.LL., ma finora mai stipulato di fatto : un accordo, ripetiamo, che deve prevedere tutto il confine e i presidi di Castel di Sangro, Agnone, il Poliambulatorio/PTA di Castiglione Messer Marino, il PTA/Poliambulatorio/Casa della Salute di Trivento,l’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto e il San Timoteo di Termoli, l’Emergenza/Urgenza con il Servizio 118, e tutte le questioni relative, progettando un sistema di Rete integrata.
Ci auguriamo di non sentire, in tale occasione, il ripetere dalle S.V., Presidenti D’Alfonso e Frattura, le affermazioni su una casa della salute a Canneto sul Trigno, che, pur essendo lodevolissime e degne di considerazione, alla luce della situazione concreta dell’Area e alle Risorse disponibili attualmente, per l’intero bene della Zona del Medio Trigno e dell’Alto Vastese, sono attualmente irrealizzabili: le condizioni di finanza pubblica, i vincoli finanziari legati al piano di rientro del deficit, la situazione reale del luogo prescelto fanno chiaramente intendere che, se si vuole realizzare l’opera, non vi sono né le condizioni strutturali né logistiche. Infatti, i presunti immobili individuati, che secondo le intenzioni di alcuni dovrebbe essere l’ex centro commerciale della Comunità Montana sorgente nel comune di Montefalcone del Sannio oppure nei locali dell’ex Ostello della Gioventù, sono locali assolutamente non a norma per ospitare una qualsivoglia Casa della Salute e imporrebbero spese ed oneri abbastanza consistenti di adeguamento.
Il vero problema dell’area, quello dell’emergenza/urgenza, non sarebbe risolto. Va ricordato che sul poliambulatorio di Trivento è stato già realizzato un intervento edilizio consistente, di circa 1,8 milioni di €., con il quale si è reso a norma per ospitare un’ “Ospedale di Comunità” e quindi una “Casa della Salute” : è già dotato di postazione 118 con medico H24
a bordo e Punto di Primo Intervento, può ospitare tutta la specialistica possibile, gli ambulatori dei MMG, ha già gabinetto radiologico e con poca spesa da parte delle 2 regioni potrebbe essere quel centro di sicurezza sanitaria per l’intera Area del Trigno e dell’Alto Vastese che si vorrebbe realizzare, insieme alla struttura di Castiglione Messer Marino, dove basta garantire un medico H24 del 118, potenziando la postazione esistente con MSA e Auto Medica. Ciò consentirebbe anche di superare l’obiezione del Tavolo Tecnico sulla presenza di molti punti 118 in base alle presunte esigenze della Regione Molise, e darebbe cittadinanza al servizio,
considerando che i tempi di intervento sarebbero di 23 minuti per Montefalcone del Sannio, 21 minuti per Roccavivara, 28 minuti per Celenza sul Trigno e Montemitro, 24 minuti per Castelguidone, 26 minuti per Torrebruna, 25 minuti per Tufillo, 19 minuti per San Giovanni Lipioni: tempi tutti accettabili per l’emergenza/urgenza, che permetterebbero di attivare d’altro canto entro meno di 30 giorni e nei fatti la Casa della Salute interregionale che si vorrebbe realizzare e risolverebbe la protezione sanitaria notturna e festiva per le popolazioni dell’Alto Vastese penalizzate dalla contrazione della Guardia Medica. Ciò, che è economico, congruente, efficace, efficiente ed è veramente razionale, dovrebbe essere la vostra proposta di presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise.
Chiediamo, superando miraggi e futurismi, di pensare concretamente al bene di quest’area, che tutti siamo impegnati seriamente a promuovere per il bene di tutti”.
Ci auguriamo che il Convegno di questo pomeriggio possa vedervi concretamente, per la Sanità, impegnati su questi temi, che richiedono piccole soluzioni amministrative, va vitali per la nostra Diocesi di Trivento.
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