«Enunciare di avere in tasca soluzioni magiche senza mostrarle è ascrivibile al semplice esercizio di mero onanismo mentale». Armando Bartolomeo, ex assessore di centrosinistra del Comune di Agnone, si inserisce nel dibattito a distanza, a mezzo stampa, tra maggioranza e opposizione.
La sua presa di posizione assume le caratteristiche di una difesa d’ufficio della compagine amministrativa guidata da Saia e risulta essere un attacco che ridimensiona le uscite pubbliche del capogruppo di opposizione Vincenzo Scarano. Ad innescare la reazione di Bartolomeo, storico socialista e sindacalista agnonese, l’intervista rilasciata proprio su queste colonne dal leader della minoranza Scarano in merito alle questioni di sempre: ospedale, servizi sanitari, vaccinazioni e tamponi Covid ad Agnone.
«Nella mia breve esperienza amministrativa ho avuto modo di sedere tra i banchi della minoranza e quelli della maggioranza. – spiega Armando Bartolomeo – Posso affermare, con la massima obiettività, che era molto più semplice fare l’oppositore che non l’assessore in maggioranza». Insomma, Scarano avrebbe gioco facile, dai banchi della minoranza, a differenza di chi invece deve amministrare la cosa pubblica. Questa la posizione di Bartolomeo, ribadita chiaramente: «Dall’opposizione, quasi sempre, senza avere mai nessun vincolo di responsabilità nei confronti del bilancio. Lo sfarfallamento era d’obbligo, anzi, quasi un esercizio simile a un orgasmo dialettico, soddisfazione momentanea e sterile. Soprattutto se la giunta e il presidente non avevano lo spessore adatto.
Era facile sorprendere la maggioranza su qualche situazione particolare non contemplata nella fretta di votare una delibera. – aggiunge l’ex assessore e consigliere provinciale – Enunciare di avere in tasca soluzioni magiche senza mostrarle è ascrivibile al semplice esercizio di mero onanismo mentale», rincara la dose in chiusura Bartolomeo. In realtà, tuttavia, il consigliere Scarano non ha mai detto di avere in tasca «soluzioni magiche», anzi, concretamente, ha messo a disposizione le sue competenze in materia giuridica proponendo all’amministrazione in carica di fare meno chiacchiere e più fatti. In concreto, infatti, Scarano ha prospettato un semplice e legittimo ricorso al Tribunale regionale amministrativo contro la mancata applicazione del piano operativo sanitario. Altro che «orgasmo dialettico» come dice Bartolomeo.
In chiusura l’ex assessore aggiunge: «Nella mia breve esperienza politica mi sono reso conto che il compito di controllo della minoranza ha un nevralgico ruolo di stimolo. Il “menar il can per l’aia” dà solo un’effimera soddisfazione che però svilisce l’alto ruolo della minoranza». Questa, dunque, la difesa d’ufficio da parte di Bartolomeo. Dal palazzo di città, invece, la maggioranza tiene ancora la bocca chiusa e non replica nulla alla proposta reiterata dell’opposizione di fare ricorso al Tar contro l’Asrem per la mancata applicazione del piano operativo sanitario.
Francesco Bottone