Una pattuglia del piccolo comando stazione di San Giuliano del Sannio, nel corso di un normale servizio preventivo di controllo del territorio e di soggetti in transito, nota, in un’area isolata, un nugolo di antenne di diverse dimensioni e altezze, installate sulla sommità di un manufatto posticcio.
La solerzia e la consueta curiosità dei militari li spinge ad effettuare i primi accertamenti volti all’individuazione dei titolari delle antenne, risultati essere vari gestori sia telefonici che di comunicazioni in genere e successivamente il proprietario della costruzione, nonché l’intestatario del contatore di energia elettrica che serve l’intera struttura.
Da subito si accertava che la costruzione in muratura sorge su un appezzamento di terreno sottoposto a vincolo paesaggistico, tutelato normativamente dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (d.lgs 22 gennaio 2004 n. 42), che agli artt. 10, 169 e 181 punisce la realizzazione di opere illecite eseguite su beni gravati da vincoli paesaggistici e culturali in assenza di autorizzazione o in difformità da essa. Tale previsione normativa trova altresì supporto nel Testo Unico Edilizia (d.p.r. 6 giugno 2001 n. 380) che agli artt. 8, 29, 31 e 35 disciplina gli interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello stato o di enti pubblici e privi di licenze edilizie comunali.
In particolare, l’area interessata dalla costruzione risultava essere soggetta a vincolo paesaggistico ed archeologico a seguito della scoperta di alcuni reperti ed un antico tratturo di epoca romana.
L’attività investigativa sviluppata dai Carabinieri di San Giuliano del Sannio permetteva di appurare che una ditta di servizi di telecomunicazioni e apparati telematici di telefonia mobile, sedente nella limitrofa provincia beneventana, aveva realizzato l’opera e posto a disposizione le antenne in violazione dei vincoli richiamati e in assenza di qualsivoglia autorizzazione richiesta e/o concessa dalle autorità deputate alla tutela paesaggistica sul territorio.
L’Autorità Giudiziaria di Campobasso, condividendo le risultanze info – investigative dei Carabinieri, richiedeva al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Campobasso un decreto di sequestro preventivo dell’intera costruzione, eseguito nella mattinata di giovedì dai Carabinieri, alla presenza del legale rappresentante della ditta individuata.
Ancora una volta il capillare e attento controllo del territorio ha fatto emergere illeceità, alle quale si pone argine quotidianamente refertando gli esiti delle attività all’Autorità Giudiziaria.