Il video, realizzato da un passante, è diventato virale in poche ore, rimbalzato milioni di volte sui telefoni di mezza Italia. Un cinghiale beatamente a passeggio, in mezzo ai passanti, a Vasto Marina, litorale adriatico del Chietino. L’esemplare, spiega il quotidiano on line Zonalocale, è stato avvistato sia sul lungomare Cordella, nel tratto vicino al parco giochi, che in viale Dalmazia.
Avvistamenti sempre più frequenti di cinghiali “confidenti” in zone fortemente antropizzate che dimostrano, ancora una volta, che la popolazione di ungulati è presente in maniera massiccia e problematica sull’intero territorio abruzzese, dai monti alla costa. Fino a quando un cinghiale passeggia sul lungomare, attirando le attenzioni dei passanti, è tutto sommato ancora accettabile. Altro è quando orde fameliche di cinghiali si spostano sui campi coltivati devastando le colture o quando causano incidenti stradali.
Rispetto a questa vera e propria emergenza, che è sotto gli occhi di tutti, la Regione Abruzzo, proprio nei giorni scorsi, ha stretto le maglie del controllo, causando di fatto la paralisi degli abbattimenti su tutto il territorio. Nonostante la chiara indicazione arrivata da ben due sentenze della Corte costituzionale, che auspicava e in qualche modo autorizzava appunto la partecipazione dei selecontrollori formati accanto agli agenti della Polizia provinciale al contenimento della fauna selvatica problematica in deroga alla legge 157, la Regione Abruzzo, consigliata dai soliti detrattori degli abbattimenti selettivi, è andata in una direzione diametralmente apposta. Deliberatamente, sapendo che gli abbattimenti e la relativa azione di contenimento sarebbero crollati. Questi, per il momento, sono i primi risultati: un cinghiale che anima la movida sul lungomare di Vasto. Davvero un bel biglietto da visita per attrarre turisti. E i consiglieri regionali del Vastese non aprono bocca.
Francesco Bottone