Una lettera a quattro mani per chiedere al ministro della Salute, Roberto Speranza pari dignità in fatto di cure mediche nelle aree montane. E’ quella scritta da Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem e Candido Paglione, presidente Uncem Molise. Nella missiva il richiamo a voler riconoscere all’ospedale di Agnone il ruolo di struttura di area disagiata.
“La necessità di rafforzare la medicina territoriale è sempre stata al centro dell’azione di Uncem – esordiscono Paglione e Bussone -. Servono medici di base e pediatri di base anche nei Comuni montani, nelle aree interne e rurali, dove sono sempre meno e dove gli studi medici restano chiusi per mancanza di personale. È necessario potenziare il soccorso in emergenza e la rete delle residenze per anziani deve essere rafforzata, ripensata. Anche le ‘case della salute’, le ‘case della comunità’ previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono una risposta alle esigenze della popolazione che vive nei territori. Vorremmo lavorare, come Uncem, con lei e tutte le Asl.
Sugli ospedali ‘di territorio’ – proseguono il sindaco di Capracotta e Bussone – occorre ridefinire un percorso che riattivi servizi che erano stati chiusi in base a parametri che la pandemia ha mostrato poco attuali e lungimiranti. Non sempre in passato le normative nazionali e regionali sono state efficaci. La crisi sanitaria lo ha mostrato. Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad Agnone, a una manifestazione pubblica, con moltissimi sindaci e cittadini che chiedono un’azione forte per ridare piena efficienza a quel nosocomio in un territorio complesso. L’ospedale di Agnone, come molti altri negli Appennini e sulle Alpi, è stato svuotato di troppi reparti, servizi e personale, medico e paramedico. Questo è il momento giusto per ricostruire una piena funzione di quel presidio, modello per molti altri nel Paese e punto di riferimento per il diritto alla salute di un’area montana vasta situata al confine tra le regioni Molise e Abruzzo.
Con Uncem, lo chiedono i sindaci. E sottoponiamo a Lei, signor Ministro, l’opportunità di lavorare anche con l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise a una ricostruzione e a una ripresa che includa e generi coesione, che riparta da quell’ospedale di montagna, con un’organizzazione adeguata in termini di servizi e di personale. Per questo, ad Agnone va riconosciuto il ruolo di Ospedale di Area Disagiata, così come espressamente previsto nel D.M. 70 del 2 aprile 2015, ‘Decreto Balduzzi’.
Questa nostra nota, sappiamo che trova in lei e nel suo staff pieno impegno e disponibilità. Non perdiamo questa occasione. Per Agnone e per altri presidi ospedalieri delle zone montane e interne italiane. Siamo pronti come Uncem a lavorare insieme.
La medicina territoriale, ad Agnone e in montagna, nei piccoli Comuni – concludono Bussone e Paglione – è vettore di crescita, resistenza, impegno, residenza e lavoro.Combattiamo insieme spopolamento e desertificazione. Le proponiamo di aprire un efficace tavolo di lavoro su queste situazioni ‘periferiche’ ma decisive per l’Italia”.